Il presidente USA Joe Biden annuncerà la prossima settimana il suo piano economico per fronteggiare la crisi in corso e stimolare la crescita, secondo una visione di sostegno dei settori strategici nello scenario internazionale.
Gli Stati Uniti cercano di avvantaggiarsi verso quelli che sembrano oggi i paesi più sensibili all’investimento nello sviluppo tecnologico, come la Cina. Nell’attesa di rivelazioni su come gli USA applicheranno nel lungo termine la propria economia politica, qualcosa è già trapelato per voce dell’amministrazione della Casa Bianca, che si impegna a ridurre il costo dell’energia solare di circa il 60% nei prossimi 10 anni, in linea con i lungimiranti obbiettivi che mirano ad avere energia prodotta completamente da fonti rinnovabili e sufficienti a sopperire al fabbisogno energetico della nazione entro il 2035.
Le infrastrutture e il cambiamento climatico sembrano essere tra i fattori chiave negli sforzi dell’agenda politica di Joe Biden, con un investimento progressivo stimato in circa 400 miliardi di dollari. Nello specifico gli obbiettivi sull’energia solare, oltre a garantire lo sviluppo delle infrastrutture cercheranno di aumentarne l’efficienza, riducendone il costo dai 4,6 centesimi fino ai 2 centesimi KWH del 2030. In molte parti degli Stati Uniti questo tipo di energia alternativa è attualmente già più conveniente da produrre del costo di quella proveniente dall’utilizzo dei carburanti fossili. Sembra perciò che la sfida non possa che incrementarne il loro utilizzo anche sotto il profilo strettamente economico rispetto alle fonti concorrenti.
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L’energia solare negli Stati Uniti
California, Texas e Florida sono in testa per produzione di energia solare, con il settore che ha aumentato il suo output produttivo del 43% in un anno in concomitanza con un aspettativa di crescita del 400% delle installazioni rispetto a quelle attuali. Ad aiutare questo trend anche le attuali politiche di incentivi fiscali che prevedono una deduzione pari al 26% sulle spese sostenute per l’installazione dei pannelli solari e altri sistemi di accumulazione e conversione energetica.
Complici gli spunti per rinnovare le infrastrutture nazionali attraverso la liquidità disponibile grazie agli aiuti fiscali, e dato il crescente impegno da parte dei governi a ridefinire sul piano macroscopico l’impatto ambientale, l’energia rinnovabile offre ambiziose prospettive di crescita e in particolare l’energia solare, che è rappresentativa di uno quei settori che saranno il futuro per ogni nazione, che voglia dirsi progredita e mantenere il suo soft power, ovvero il prestigio e la credibilità internazionale.
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SolarEdge e Brookfield Renewable: buoni spunti di investimento
Una tra le due maggiori compagnie operanti nel settore dell’energia solare è SolarEdge. Con una capitalizzazione pari a 14 miliardi di dollari, la società offre soluzioni per sistemi fotovoltaici e software proprietari che ottimizzano e monitorano il processo di accumulazione e distribuzione dell’energia.
A livello tecnico il prezzo della società quotata al NASDAQ si mantiene intorno ai 275 dollari in una tendenza short di breve termine, parte di un ritracciamento all’interno di una più estesa tendenza rialzista che vede le sue origini nel giugno 2019. Le quotazioni sono passate nell’ultimo anno dagli 82 dollari di marzo 2020 agli attuali 275 dopo aver toccato un massimo di 319 dollari a dicembre 2020. Il prezzo, che nell’ultimo anno ha avuto un incremento del 335%, si trova attualmente da circa quattro mesi in una fase di range confinato tra i 310 dollari e i 267 dollari.
Le quotazioni di SolarEdge offrono in questi giorni buoni spunti per un obbiettivo long a medio termine, con obbiettivi a 305 dollari se il prezzo confermerà la tendenza. In coincidenza con un ciclo a quattro mesi di cui potrebbe sviluppare la fase rialzista, superando i 300 dollari e mantenendosi allo stesso tempo, nelle prossime due settimane, almeno sopra i 285 dollari, in modo da rispettare lo sviluppo medio del prezzo degli ultimi sei mesi. Viceversa se i volumi decrescenti negli ultimi due mesi manterranno una prevalenza ribassista, potremmo avere obbiettivi di prezzo alla violazione della trendline fino almeno all’ultimo minimo posto ai 230 dollari.
Un’altra società in grado di offrire spunti interessanti è Brookfield Renewable. La società che ha diversificato i suoi investimenti ad ampio spettro sulle rinnovabili con un’attenzione particolare all’energia idroelettrica, eolica e solare, dopo il crollo delle quotazioni a gennaio 2020, avvenuto in coincidenza alle vendite seguite al panico sui mercati a causa delle incertezze sull’inizio della pandemia, ha recuperato in un anno tutto il valore delle sue quotazioni fino ad arrivare ai 18,11 dollari attuali. Attualmente il prezzo è da circa quattro mesi in un range e vive una fase fisiologica dovuta alle prese di profitto. Il prezzo attualmente rimane superiore al supporto intorno al prezzo medio dei 17,50 dollari. Se il livello dovesse venire violato, si potrebbero avere occasioni short nel medio termine, fino ai supporti di prezzo posti rispettivamente a 16,76 dollari fino a 15,32.
Le informazioni presenti in questo articolo non sono da intendersi come un invito all’investimento né alla speculazione.