Quante volte ti è capitato di ricevere una bolletta tanto alta da non crederci? Non lasciarla nel dimenticatoio, ci sono buone notizie per te.
Impossibile che io paghi così tanto, cosa è successo? Di fronte ad una bolletta improvvisamente molto più alta del solito è la prima domanda che ci poniamo. Ma non sempre è colpa nostra se tutto è cambiato dall’oggi al domani.
C’è una sentenza del Tribunale di Cagliari che viene incontro a tutti coloro che hanno ricevuto bollette anomale, improvvisamente più alte del solito. Una sentenza nemmeno troppo giovane visto che ha 4 anni, ma che probabilmente non tutti conoscono e non tutti l’hanno sfruttata come avrebbero dovuto.
Tutti tranne uno. Perché c’è chi ha preso le bollette e ha chiesto informazioni alla legge. Quando arrivano costi esageratamente alti, due sono le opzioni: o hai usato eccessivamente il servizio oppure c’è un errore alla fonte, da parte di chi il servizio lo eroga. E come fare a scoprirlo? La sentenza del Tribunale di cui abbiamo accennato prende in considerazione una decisione della Corte di Cassazione del 2021.
A fare giurisprudenza solitamente sono casi di cittadini che si rivolgono ai tribunali perché secondo loro c’è qualcosa di anomalo nelle bollette che ricevono. Ed è successo anche questa volta.
Succede che un condominio riceva una fattura per il consumo dell’acqua con un importo estremamente elevato. La prima cosa che hanno fatto è controllare che non ci fossero perdite fino ad allora sconosciute. Ed è così che hanno scoperto il malfunzionamento di una tubatura interrata nel giardino condominiale. A quel punto, il condominio ha attivato la procedura di sgravio per ottenere un nuovo conteggio del consumo. Ma il gestore non era d’accordo perché, a suo dire, mancava il requisito della non visibilità della perdita. Ma come è possibile scoprire una perdita sotto terra?
Il condominio non si arrende e alla base della contestazione c’è la convinzione che l’azienda si fosse resa colpevole di aver violato il dovere di correttezza e buona fede. E qui interviene il Tribunale di Cagliari con la sentenza della Cassazione in mano. “L’utente è certamente tenuto ad effettuare, con la dovuta diligenza, la manutenzione del proprio impianto idraulico, tuttavia, nel caso di perdita occulta, deve essere posto nella condizione di rendersi conto che qualcosa non va come dovrebbe”. Una sentenza che di fatto dà ragione al condominio poiché l’azienda che eroga il servizio è tenuta per legge a segnalare un consumo anomalo dei suoi servizi. Il gestore dovrà quindi ricalcolare gli importi, come a suo tempo richiesto dal Condominio, e dovrà anche pagare le spese legali.
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