A partire dal 2029 scatterà lo stop alle caldaie a gas. Per questo motivo, è stato disposto un bonus per sostituirle: il cambiamento è in atto.
Secondo quanto deciso dalla Commissione Europea, a partire dal 2029 scatterà lo stop alle caldaie a gas che dovranno essere sostituite. Per supportare i cittadini nell’affrontare queste spese, il Governo ha stanziato delle risorse economiche con un bonus da urlo.
Tra pochi anni le caldaie a gas verranno messe al bando. Questa decisione rientra nel piano europeo REPowerUE, che ha come obiettivo la riduzione veloce della dipendenza dai combustibili fossili russi.
Dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina si è assistito ad un’accelerata per ridurre prima è possibile la dipendenza europea dal gas russo. Tuttavia, queste iniziative erano già previste dall’Europa nell’ambito della transizione ecologica.
Tra le varie iniziative fissate dal piano europeo, vi è anche l’obbligo di indirizzamento verso il fotovoltaico, con l’installazione di pannelli sui tetti degli edifici.
Tutti questi cambiamenti hanno fatto sopraggiungere la necessità di trovare un metodo alternativo al tradizionale impianto a gas per il riscaldamento.
Stop alle caldaie a gas: arriva la decisione definitiva della Commissione Europea
A partire dal 2029 bisognerà dire addio definitivamente alle vecchie caldaie a gas, che alimentano i tradizionali impianti di riscaldamento. Sebbene quello appena citato sia il termine massimo per mettere in atto la transazione ecologica: il cambiamento è già in corso.
Infatti, la declassazione avverrà subito, anche se in maniera graduale. I problemi diplomatici con la Russia hanno dato una accelerata alla messa al bando definitiva delle caldaie e dei combustibili fossili.
Prima del conflitto, il cambiamento era dettato da una necessità di tipo ecologica. Oggi invece ci troviamo di fronte ad un’esigenza economica e politica.
Il cambiamento comincerà con il declassamento delle caldaie, in base alle loro capacità energetiche. È, infatti, previsto che, tra il 2025 e il 2026, le etichette delle caldaie verranno modificate.
Inoltre, tutte le agevolazioni che il Governo ha previsto per l’installazione di caldaie domestiche saranno rimosse entro il 2025.
Se in Italia, il divieto di installazione di caldaie a gas scatterà nel 2029, in altri paesi, come ad esempio la Germania, il divieto è stato anticipato al 2025.
Come abbiamo detto si tratta di un cambiamento graduale che, però, è già in atto. Non a caso in Italia esistono numerosi incentivi all’utilizzo di metodi alternativi alle caldaie a gas, in vista della loro definitiva eliminazione.
Alternative da prendere in considerazione
Dal momento che esiste un termine entro il quale le caldaie a gas andranno sostituite con impianti alternativi, è bene cominciare ad informarsi sulle possibili scelte.
Ad oggi l’alternativa naturale alle caldaie a gas è la pompa di calore. Si tratta di uno strumento che è in grado di diminuire i consumi energetici producendo benefici sia per l’ambiente che per il portafoglio.
Questo macchinario funziona trasferendo l’energia termica da un ambiente più freddo ad uno più caldo. In questo caso, l’obiettivo della commissione europea è quello di ottenere il calore da una fonte naturale.
Il funzionamento della pompa di calore non prevede l’utilizzo dei combustibili fossili e ha un fabbisogno energetico decisamente inferiore rispetto alla caldaia a gas. Secondo le stime, si parla di consumi ridotti di oltre il 50%.
Un bel vantaggio da non farsi sfuggire, soprattutto in vista dei super bonus che arriveranno per facilitare la transazione ecologica.