Stipendio: approvato l’aumento senza precedenti. Come funziona e perchè non tutti sono d’accordo

Approvato l’aumento di stipendio più contestato nella storia, discussioni e rivoluzioni in corso. La situazione è paradossale!

Di norma, davanti l’aumento di stipendio si dovrebbe procedere con una “hola” di felicitazioni, ma non in questo caso. Non tutti sono d’accordo, e le ragioni aprono un varco di contestazione insieme a quello dell’approvazione. Infatti, non è chiunque a dire di no, ma delle categorie specifiche di lavoratori che non accettano l’ennesimo smacco. Avanzamenti di carriera a chi? Migliorie delle prestazioni, dove? La situazione economica e lavorativa italiana ha un sapore dolceamaro, perché se da una parte ci sono condizioni favorevoli, è perché a volte si va a discapito dell’altra metà.

Approvato l'aumento di stipendio perché la contestazione
Precariato e vantaggi: gli ultimi possono diventare i primi? Danni del sistema (@Canva)- Trading.it

Precariato e ambizioni tradite, quanti sono i lavoratori che si trovano in questo contesto? Da sempre soddisfare i propri sogni non è stato facile, ma di recente la situazione pare essere scivolata in un abisso senza soluzione. Ci sono lavoratori che fortunatamente, riescono a far fronte alle spese della vita, poiché vantano una stabilità adeguata alle condizioni correnti.

Ma paiono più come “miracolati”, che viventi una condizione “normalissima” in altri Paesi. Come se non bastasse, non è tutto oro ciò che luccica, perché dietro tanta apparenza di benessere, ci sono i postumi del precariato.

La situazione è denigrante per delle categorie di lavoratori che in realtà sono molto importanti. Come sempre, sono le molle del sistema, le cosiddette “forze lavoro” marxiane ad essere “marziane” nel mondo di oggi. Perché alienate rispetto la società, il proprio lavoro, e sé stessi. Lavorano più di tutti, ma hanno meno possibilità di stabilizzazione, e non solo: l’aumento di stipendio approvato è un guaio sociale!

Approvato l’aumento di stipendio più odiato: falle di un sistema in blocco

Se da una parte c’è chi è molto contento, dall’altra c’è sicuramente chi farebbe ferro e fuoco per vedere stabilizzata la propria condizione. Infatti, la disapprovazione davanti il provvedimento, è tanta, perché finisce per alimentare le condizioni di precariato, e per denigrare il duro lavoro compiuto da chi, nonostante la bravura, passione e buona volontà, si sente sempre l’ultima ruota del carro. Non solo aziende, ma tutti i luoghi e contesti di lavoro, capiranno sempre troppo tardi che la vera forza del sistema non è il capo, ma chi porta avanti la baracca, i lavoratori precari!

Lo stipendio per cui è stato approvato l’aumento non è ovviamente per i precari, ma per chi è al vertice della “baracca”. Ecco perché la contestazione è così forte. Si tratta di chi decide le questioni più importanti, anche quelle inerenti i raddoppi in questione. È un paradosso, quanto l’aver toccato l’apice del precariato e della denigrazione dei lavoratori di oggi. L’aumento è inoltre spropositato, perché raggiunge un valore di oltre il 400%! Chi è stato l’artefice del danno economico e sociale?

Secondo le fonti, è il Rettore dell’Università UniSalento ad ottenere l’aumento di stipendio, condizione non garantita per studenti e ricercatori, a cui a quanto pare, non pensa nessuno. Prima di essere “docenti di ruolo”, di qualsiasi grado di istruzione, sono stati tutti allievi, molti dei quali “sognatori di cattedre” di valore. Non tanto per il rientro economico, ma perché se si decide di intraprendere questa strada, lo si fa appunto per passione.

Approvato l'aumento di stipendio per chi
Precariato e vantaggi: gli ultimi possono diventare i primi? Danni del sistema (@Canva)- Trading.it

Di seguito alle lauree, all’interno delle università, si passa lo step da ricercatore, una figura che in Italia non viene valorizzata a modo. Si tratta di dottorandi che percepiscono davvero molto poco rispetto a quanto garantito negli altri Paesi. Come se non bastasse, arriva lo smacco in questione: è solo il rettore ad ottenere l’aumento! E agli studenti e ai ricercatori più preparati? Non ci pensa nessuno!

Il futuro è nei giovani di oggi, e in questo modo, si continua a disinvestire in una forza lavoro che apparentemente sembra stare bene, ma che invece vive i danni di un precariato duro a morire. Ad attaccare tutto questo è il circolo cittadino del Partito democratico di Lecce. Quali sono i dati su carta che spaventano? Il rettore passa da 25.200 euro annui a 115.500, e la prorettrice da 10.800 a 28.875 euro!

Come se non bastasse, se da una parte ci sono aumenti, dall’altra non solo non ci sono crescite, ma si parla di tagli spaventosi. In un solo anno c’è stata una forte diminuzione del Fondo di finanziamento ordinario, di circa il 3,11% che equivale a 3,5 milioni di euro. Come giustificare l’aumento del 458% del rettore e del 267% della prorettrice, e tutti i gettoni per i membri del consiglio di amministrazione?

Ed ecco che il precariato abbonda nelle risorse del futuro, le quali sono molto ambite all’Estero, perché la fuga di cervelli continua a sussistere. Per quale ragione stare nel proprio Paese se fuori si è valorizzati maggiormente? Non c’entrano solo i soldi, ma anche il valore e la dignità che si conferisce ad una forza lavoro così importante.

Gestione cookie