Stipendi per partite IVA, questo settembre è un mese da cancellare: arrivano le cifre durissime sulle quali riflettere anche per la legge di bilancio
Avere uno stipendio alto in Italia è un’impresa da titani. Ci serve tantissima gavetta, incredibile impegno, un po’ di fortuna e i contatti giusti. A tutto ciò, è scontato dirlo, si aggiunge tanto studio, che non significa solo studio universitario, ma anche specializzarsi in un determinato settore e avanzare in modo verticale.
Purtroppo se tante famiglie non riescono ad arrivare a fine mese, nella maggior parte dei casi non è colpa loro, perché probabilmente nel nucleo familiare lavorano tutti, eppure gli stipendi sono così bassi che diventa difficile riuscire a sobbarcarsi tutte le spese in questi anni di crisi economica e caro prezzi. Gli esperti ormai parlano sempre più spesso di una vera e propria recessione delle economie del mondo Occidentale, e noi italiani siamo tra i paesi europei con gli stipendi più bassi.
Nonostante i grandi numeri di export prodotti dall’Italia, e nonostante il nostro Pil abbia sempre fatto invidia, la verità è che ci troviamo in una situazione drastica e a confermarlo sono stati i dati di questo settembre, venuti fuori dagli ultimi studi statistici sugli stipendi, sia per dipendenti che per partite IVA. Vediamo quindi nello specifico che cosa ci illustrano e qual è la situazione economica attuale per i più giovani.
Arrivano i dati di settembre sugli stipendi: le cifre sono durissime per le Partite Iva
Non sono per nulla soddisfacenti i dati che emergono dalle statistiche arrivate questo settembre sugli stipendi percepiti dai più giovani. Sia per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, e ancor peggio per chi ha una Partita Iva. In generale, infatti, per chi ha tra 18 e 25 anni, il guadagno medio oscilla tra i 9mila e i 15mila euro annui lordi al massimo. Ma andiamo a vedere nel dettaglio.
Secondo dati recenti, la retribuzione annua lorda media nazionale è di circa 31mila euro, ciò significa, che più in generale, la situazione rimane comunque molto avvilente. A questi dati si aggiunge la tragedia dei più giovani, in particolare la fascia d’età che arriva fino a 25 anni.
Questi ultimi guadagnano circa 715 euro lordi al mese, con alcuni picchi di 1000 euro al mese per coloro che sono un po’ più grandi e si aggirano intorno ai 25 anni. I redditi terribili sono poi di coloro che lavorano in Partita Iva. Non c’è tredicesima, e neanche malattia e ferie pagate, e nonostante ciò, i guadagni sono ancora più bassi di chi è assunto. In media in Italia, le giovani partite Iva guadagnano 11-12mila euro lordi all’anno. Un dato che dovrebbe far pensare, soprattutto in questo clima teso, in attesa di una nuova legge di bilancio per il 2025.