Per costruire un buon portafoglio di investimenti non basta scegliere tra azioni e obbligazioni, privilegiare un’area geografica, un settore o un tema di investimento. Ecco come riconoscere gli stili di investimento.
La scelta parte infatti dalle esigenze relative a capitale e tempo a disposizione, valutate in base alla propensione al rischio e realizzate applicando uno stile di investimento.
Stili di vita, abitudini sociali e disponibilità patrimoniale sono elementi da cui l’esigenza di voler investire nasce e si differenzia. Per questo motivo esistono molteplici prodotti e servizi che si collocano dentro due macro categorie definite come stili di investimento Growth e Value.
Questi due termini piuttosto ricorrenti nel gergo finanziario riflettono in modo abbastanza diretto il loro significato. Growth che significa crescita si riferisce ai settori o ai cicli economici che mostrano una crescita sul medio lungo termine. La gestione attiva di un investimento è associata a uno stile growth soprattutto se affiancata al trading sui settori più volatili.
Nel settore azionario i titoli growth appartengono ad aziende di dimensioni medio piccole, caratterizzate da recenti elevati tassi di crescita e con potenziale ancora inespresso. Ciò che presenta ancora un certo grado di incertezza ma converge sul piano economico con tendenze in grado di accrescerne valore, è un asset che rientra tra i titoli growth. Lo stesso accade anche per le società già consolidate ma pronte a reinvestire per incrementare il loro sviluppo.
Non è detto che le performance di questi titoli siano buone nel presente, sono semplicemente quelle su cui ricadono le maggiori aspettative di crescita. Il potenziale è controbilanciato dai rischi, le azioni così come i fondi di investimento growth possono produrre ricavi spettacolari, ma anche bruschi crolli.
Un buon portafoglio applicherà quindi uno stile growth selezionando titoli con un forte potenziale di crescita ma in settori non correlati. I fondi azionari che applicano questo stile di investimento selezionano titoli che possono garantire una redditività elevata a prescindere dall’indebitamento. L’equilibrio delicato si basa tra la convergenza tra fattori di rischio e redditività data da elementi patrimoniali, finanziari ed economici in relazione al valore fondamentale dell’asset.
Dal punto di vista dell’investitore e della sua propensione al rischio i titoli growth sarebbero più indicati per chi ha un’esigenza che combina un capitale e o un arco temporale ridotto entro cui far fruttare l’investimento.
Lo stile di gestione value è invece dal punto di vista dell’esposizione al rischio più difensivo. Esso performa meglio quando il mercato o il ciclo economico è in una fase recessiva. Questo stile di gestione non si pone l’obbiettivo di ottenere guadagni straordinari ma piuttosto di proteggere il capitale, consentendo al contempo di valorizzarlo nei limiti del contesto finanziario ed economico.
Le azioni value sono titoli di società solitamente di grandi dimensioni, con un business consolidato e caratterizzate da una distribuzione di dividendi regolare e importante nel tempo. In generale questo stile di investimento è preferibile per investitori che puntano a rendimenti il più possibile omogenei in un’ottica di lungo periodo. In questo senso gli asset di un portafoglio costruito su uno stile di gestione value possono contenere azioni come società petrolifere o elettriche, grandi istituti finanziari, titoli obbligazionari o realtà consolidate nell’industria alimentare.
Questi asset possono rappresentare un’opportunità interessante in un momento di crescita moderata del ciclo economico, oppure quando esso è entrato in una fase di consolidamento. L’obbiettivo è quello di ottenere rendimenti moderati, frutto soprattutto di dividendi, proteggere il capitale dall’inflazione o da eventuali inversioni di tendenza dei settori più volatili.
I fondi azionari gestiti con stile value hanno in portafoglio azioni con una redditività consolidata e stabile nel tempo. Esse hanno un indebitamento molto contenuto e un buon potenziale di crescita futuro. Queste sono solitamente società affermate nel loro settore, con una grande capitolazione di mercato.
Quando la realtà della situazione presenta condizioni più sfumate è possibile investire mettendo insieme caratteristiche sia growth che value per cercare la qualità. Lo stile blend o quality punta su società che, a prescindere dall’andamento attuale, hanno rendimenti provenienti da settori diversificati che garantiscono una crescita sostenibile e costante nel tempo. Questo cerca di compensare i mancati rendimenti o le possibili perdite, anche in condizioni di mercato avverse o che presentano incertezze sul breve o medio termine. I fondi azionari a stile blend mettono insieme sia azioni growth, sia value. La selezione dei titoli è fatta attraverso una gestione attiva che tiene conto dei movimenti di mercato.
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