Sull’App IO d’ora in poi arriveranno anche le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate relative al fisco. Gli utenti cercano di mettersi in regola.
L’App IO, come i più ben ricorderanno, è stata attivata nel 2019, inizialmente in sperimentazione per alcuni enti. Una piattaforma per ricevere sul proprio smartphone e sul tablet i messaggi provenienti dalle amministrazioni, locali e nazionali, che siano accreditate al servizio. Oggi conta più di trentotto milioni di download, con circa sedicimila enti attivi e oltre trecentomila servizi disponibili. Per comprendere l’importanza di questo strumento, basta pensare che i messaggi inviati sono più di seicento milioni.
E non solo perché cinque milioni e mezzo hanno utilizzato attivamente l’applicazione nel 2024, sono sette milioni i metodi di pagamento aggiunti. Da qualche tempo a questa parte anche l’Agenzia delle entrate avrà modo di interfacciarsi rapidamente con i cittadini, potranno arrivare infatti comunicazioni riguardanti il fisco direttamente sullo smartphone. Insomma, sembrerebbe che gli altri sistemi, ovvero sms e posta elettronica, siano stati finalmente accantonati. Meglio affrettarsi, comunque, mettendosi in regola subito.
Una novità che ha colto di sorpresa tanti utenti, uno scenario che forse quasi nessuno avrebbe potuto immaginare. Alla fine anche l’Agenzia delle Entrate si è aggiunta agli enti che sfruttano l’App Io, con le prime comunicazioni inviate nei giorni scorsi. Che cosa riguardano? Rimborsi in arrivo, scadenze di contratti, adempimenti, rate ma pure notifiche non recapitate. E sono solo alcuni dei messaggi personalizzati che potrebbero arrivare sullo smartphone da parte del Fisco, i contenuti saranno aggiornati costantemente nei prossimi mesi.
O almeno questo si evince dal comunicato stampa diffuso negli ultimi tempi dalla stessa Agenzia delle Entrate. Per esempio, l’update più recente permette di ricevere un avviso sulle abilitazioni conferite alla persona di fiducia per l’accesso alla propria area riservata, oltre ai promemoria sulle date importanti da ricordare. Insomma, uno strumento fondamentale per ogni cittadino che voglia rimanere aggiornato e scongiurare conseguenze spiacevoli o sanzioni. Accantonate finalmente le e-mail e gli sms, facili prede di malintenzionati per attività di phishing.
L’accesso, ricordiamo, avviene tramite SPID o CIE, così da evitare l’inserimento dei dati personali del destinatario, con il login possibile grazie a un unico dato di riferimento ossia il codice fiscale.
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