Gli spostamenti di denaro fuori dal Paese possono essere utili nel caso in cui un parente si trovi all’estero e abbia bisogno di soldi, ma attenzione a non compiere un reato. Ecco cosa è bene sapere prima di compiere questa operazione.
Quante volte vi sarà capitato di compiere spostamenti di denaro fuori dal Paese. Molto spesso, compiamo queste operazioni quando abbiamo un caro all’estero che ha bisogno di denaro come un figlio o un parente prossimo. Negli ultimi anni, però, con il boom degli investimenti, tali operazioni non sono più così innocue.

Numerosi italiani, infatti, nell’investire del denaro si chiedono come fare per spostare il proprio denaro all’estero: in questo modo non pagherebbero la tassazione al 26% sulle plusvalenze. Ma quando si possono trasferire dei soldi all’estero senza incorrere in un reato? Vediamo insieme tutti i casi in cui questa pratica è lecita.
Attenzione agli spostamenti di denaro fuori dal Paese: spesso si compie un reato
Come abbiamo già anticipato, molto spesso gli spostamenti di denaro fuori dal Paese vengono effettuati per motivi essenzialmente familiari o, per gli investimenti. Quello che in molti si chiedono, però, è fino a che punto tali operazioni siano svolte nella legalità e quando, invece, si configura un reato.
In questi casi, infatti, la prima cosa sulla quale viene prestata attenzione è la provenienza del denaro in questione: ci si deve assicurare, infatti, che i risparmi o i redditi regolarmente dichiarati siano di lecita provenienza. Qualora, infatti, non si venisse a prefigurare questo requisito, bisognerà dichiararlo in dogana e nel modello Unico 730.
Verificati tali requisiti, si può passare allo spostamento vero e proprio che può verificarsi in tre modi diversi:
- Può esserci lo spostamento fisico del denaro contante;
- Il trasferimento può essere telematico;
- Ci si può avvalere di intermediari specializzati nel money transfer.
Quando sussiste il reato
Nel caso degli spostamenti fisici di denaro contante si deve prestare molta attenzione. Se si vuole portare il denaro all’estero, infatti, tale operazione verrà classificata come “passaggio di denaro alla frontiera” ed è disciplinato dal Decreto Legislativo n. 195 del 2008, approvato in attuazione del Regolamento Comunitario n. 1880 del 2005.
Nel caso in cui l’importo in questione sia pari o superiore alla soglia di 9999 euro, si renderà obbligatoria una dichiarazione alle autorità competenti come, ad esempio, l’Agenzia delle Entrate o la Guardia di Finanza. Tale dichiarazione dovrà essere effettuata 48 ore prima dello spostamento effettivo dei soldi.
Qualora tale obbligo sia violato si verifica il reato. Esso sarà punito con una sanzione che sussiste in:
- Una multa dal 10% al 30% dell’importo trasferito o che si tenta di trasferire in eccedenza rispetto a 10.000 euro, se tale valore non è superiore a 10.000 euro;
- dal 30% al 50% dell’importo trasferito o che si tenta di trasferire in eccedenza rispetto a 10.000 euro, se tale valore è superiore a 10.000 euro.