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Al via lo Spid per i minorenni, come attivarlo e per quali servizi usarlo

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Finalmente arriva anche lo Spid per i minorenni, l’identità digitale che serve per accedere a vari tipi di servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione. Ecco come attivarla e per quali pratiche si potrà usare, anche a seconda dell’età del minore.

Lo Spid, acronimo che sta per “Sistema Pubblico di Identità Digitale” ha cominciato a prendere forma nel 2013. La proposta di una semplificazione negli accessi ai servizi arrivò a seguito dei cambiamenti e progressi digitali. Con il crescere dell’offerta “virtuale” dei servizi, infatti, ad un certo punto si erano accumulati troppi diversi metodi di accesso. Troppe password, troppe credenziali, e quindi difficoltà di gestione. Non solo per il cittadino ma anche per i vari Enti coinvolti.

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Lo strumento di autenticazione digitale, negli ultimi anni ha completato la sua formazione e ad oggi è un sistema molto comodo. I cittadini possono accedere velocemente ai servizi italiani delle Pubbliche amministrazioni, ma non solo. Con l’Identità digitale si può usufruire anche di tutti i servizi online dell’Unione Europea e di tute le realtà che hanno aderito a questo sistema di autenticazione. Da poco è stato attivato anche per i minori. Ecco come ottenerlo e per quali servizi sarà utile.

Spid per minorenni, attivazione e utilità

Con la determinazione n. 51 del 3 marzo 2022 l’Agid ha dato il via libera all’uso dello Spid per minori e le linee guida per il corretto impiego dello strumento. Esistono infatti diverse possibilità di accesso ai servizi a seconda dell’età del minorenne. Fino al 2023, tra l’altro, il protocollo è ancora in fase di “sperimentazione” e con funzionalità limitate, e ovviamente i genitori dei minori saranno coinvolti nelle procedure di accesso dei figli. A chi si chiede quali servizi si attiveranno per i minori con lo Spid, ecco le specifiche.

Per prima cosa, lo Spid per minorenni va chiesto dai genitori. Dovranno utilizzare il gestore della propria Identità Digitale e fare richiesta. Serviranno le credenziali di accesso di livello 2. Il genitore sarà poi invitato a fornire le generalità del figlio: nome e cognome, codice fiscale eccetera. Verranno generati dei codici univoci per completare l’operazione.

Una volta attivato, i servizi differiscono in base all’età del minore. Per esempio, per i bambini dai 5 ai 13 anni si potrà usare lo Spid unicamente per i servizi scolastici forniti online dalle stesse. Per questa fascia d’età, ogni volta che il minore deve accedere ai servizi digitali dovrà avere l’approvazione anche dal genitore.

Dai 14 anni in poi, invece, il minore potrà usare lo Spid in libertà. Con le credenziali, questa fascia di minori può accedere a tantissimi servizi: dall’App IO alla Pubblica Amministrazione, ma anche alle aree del profilo personale sul sito Inps, al Fascicolo Sanitario Elettronico –  e controllare ad esempio il registro vaccinale – e accedere a servizi come lo status dei punti sulla patente dei motorini.

Si tratta di una piccola grande rivoluzione che faciliterà moltissimo il contatto tra i cittadini e gli enti erogatori dei servizi. Una volta che il minore avrà compiuto 18 anni, sarà lo stesso provider a informarlo di aggiornare lo Spid. Il titolare dell’identità elettronica potrà scegliere se e come rinnovare lo Spid o se annullarlo.

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