Le spese di riparazione auto incidono enormemente sul bilancio familiare, soprattutto se l’auto è usato per il lavoro. A chiarire alcuni aspetti di come dedurre le spese dal reddito è la Commissione Tributaria Regionale.
La Commissione Tributaria Regionale del Lazio numero 4122/2021, suggerisce come scaricare dalle tasse da pagare le spese di riparazione auto e tutti i costi di manutenzione. In una recente pronuncia i giudici sostengono che, affinché la spesa sostenuta sia deducibile dalla dichiarazione dei redditi, è indispensabile che la fattura indichi il numero di targa e di telaio del veicolo sottoposto a riparazione.
Infatti, la Commissione precisa che la prova della fattura e del pagamento tracciabile non è sufficiente a detrarre il costo, necessità che il documento di spesa indichi esattamente il veicolo. Quindi, la targa e il telaio del veicolo servono a dimostrare l’inerenza della spesa sostenuta.
Ed è lecito l’accertamento fiscale dell’Agenzia delle Entrate che rileva l’indebita deduzione dei costi di riparazione auto senza le giuste indicazioni in fattura, anche se il pagamento è effettuato con bonifico o carta di credito.
Il Dpr n. 633/72 all’articolo 21 prevede che è obbligatorio indicare in fattura: la natura del bene o prestazione, la quantità sei servizi resi e la qualità. Inoltre, bisogna indicare il telaio della vettura e la targa, come previsto dalle schede carburanti. Anche se la normativa non specifica quest’ultimo punto, la Commissione spiega che per la correttezza non implica che la stessa possa costituire il presupposto per la deduzione fiscale. Quindi, per ottenere l’agevolazione è indispensabile la rintracciabilità del costo sostenuto.
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La normativa stabilisce che la detraibilità dell’IVA sugli acquisti su veicoli e le loro spese (manutenzione) fanno capo al D.P.R. 633/72 all’articolo 19-bis1. La legge precisa che esiste una limitazione della detrazione IVA al 40% e riguarda tutti i veicoli stradali a motore per trasporto di persone e cose fino ad un massimo di 35 q.li. Ma solo se non sono utilizzati esclusivamente per svolgere l’esercizio dell’attività di impresa o professione.
In riferimento ai limiti di deducibilità delle spese sostenute per l’auto, la normativa prevede due limiti di deducibilità. Il primo limite del 20% della spesa sostenuta in linea generale per tutti i veicoli a motore. Il secondo limite dell’80% della spesa sostenuta per agenti e rappresentanti. Esiste poi un costo massimo fiscalmente riconosciuto, nei seguenti limiti:
a) automobili e autocaravan: per le imprese 18.075,99 euro, per agenti e rappresentanti 25.822,84 euro;
b) motocicli: per le imprese 4.131,66 euro, per agenti e rappresentanti 4.131,66 euro;
c) ciclomotori: per le imprese 2.065,83 euro, per agenti e rappresentanti 2.065,83 euro.
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