Esistono davvero dei modi legali per non pagare le spese condominiali? Se lo si conferma, si può dire di aver trovato il Sacro Graal del risparmio: indicazioni a norma di legge, occhio ai dettagli!
Avere la possibilità di non pagare qualcosa ed essere a norma di legge in un momento come quello corrente, è molto più di un vantaggio. Le spese condominiali a volte possono essere davvero salate in termini di prezzo, e i contribuenti non sempre riescono a far fronte alle difficoltà delle crisi economica attuale. Con questi indicazioni è lo stesso amministratore che indica la via: ma le strade delle delibere da perseguire sono tutte sbagliate??
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Bisogna adempiere ai propri doveri, qualsiasi essi siano. Il punto è che davanti alcune situazioni si cerca di contenere quante più spese possibili, anche quelle di natura condominiale. Diciamo che anche in relazione alle delibere da analizzare, è bene capire entro che limite il singolo condomino può spingersi. Anche perché le conseguenze per gli inadempienti non sono solo monetarie, ma sono anche legali e sociali.
Chi non paga non può usufruire di servizi, deve recarsi in sede legale e soddisfare alcuni obblighi, ed anche socialmente rischia di perdere una buona reputazione. Allora, cosa si consiglia di fare?
Come non pagare le spese condominiali senza essere nei guai?
È bene precisare che le possibili 3 vie seguono il consenso degli attori in gioco. Appunto, l’assemblea condominiale, per quanto a volte possa essere data per scontata (quanti ci vanno davvero quando ci si riunisce?) ha il suo peso ed importanza, anche in concerto con l’amministratore che si occupa di gestire dissidi, servizi e spese condominiali. Con queste indicazioni si è a norma di legge.
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La prima modalità per non pagare legalmente si concretizza quando ci si trova davanti una delibera nulla o annullabile. Ciò si esaurisce nel momento in cui un condomino si rifiuta di pagare le spese condominiali, poiché le impugna, ma per farlo deve rispettare i 30 giorni dalla delibera o dalla comunicazione degli assenti.
Segue anche il caso in cui le spese non siano state approvate dall’assemblea, come abbiamo già anticipato, il suo ruolo è importante. Se le spese non sono state approvate da quest’ultima, i singoli non sono obbligati ad adempiere ai pagamento. Infatti, in queste condizioni, il consiglio di condominio non ha alcun potere d’imposizione al saldo delle spese.
Ultima via, ma non meno importante, è quella in cui a causa di difficoltà economiche, l’assemblea condominiale pattuisce l’esonero dal pagamento per un certo periodo. Questo perché appunto i costi possono essere ritenuti eccessivi o non necessari, purché le spese non siano di natura urgente o inevitabili per la sicurezza e salvaguardia dell’immobile.
In ogni caso, si consiglia un dettaglio non da poco. Bisogna sempre consultare un avvocato prima di rifiutarsi a pagare, poiché bisogna accertarsi che le motivazioni siano legittime rispetto la legge vigente.