Da qualche tempo si parla del processi di spegnimento del 3G in tutta Italia che sarebbe dovuto cominciare da poco: un’improvviso e incredibile cambio di rotta ha modificato i piani.
Lo spegnimento delle antenne 3G è un’operazione annunciata già da moltissimo tempo e che gli italiani ormai si aspettano. L’obsolescenza della vecchia rete è necessaria per far spazio a nuove infrastrutture: essa, infatti, è ormai da tempo caduta in disuso e rimpiazzata dalle più efficienti 4G e 5G. Tuttavia, in merito a tale processo c’è una novità: è incredibile cosa sta per accadere.
Nonostante il piano sia stato già annunciato e lo switch-off sia già cominciato in alcune regioni, un incredibile cambio di rotta ha modificato tutto. Ecco cosa sta accadendo e cosa sarà previsto ora: salta tutto!
Lo spegnimento della rete 3G era già stato annunciato in precedenza. Tale rete, infatti, sarà sostituita da infrastrutture ben più efficaci e lascerà spazio alla diffusione capillare delle reti 4G e della nuova 5G, ancora poco diffusa nel nostro territorio. Tuttavia, se tale processo è da poco iniziato in alcune regioni, un brusco cambio di rotta ha segnato un punto di svolta.
Stando a quanto comunicato poche ore fa, infatti, l’AGCOM avrebbe richiesto al provider di rallentare la procedura e di far slittare la fine dello switch off al mese di luglio. L’ente, infatti, ha da poco pubblicato la delibera n. 74/22/CONS intitolata “Approvazione del piano di spegnimento della rete 3G di TIM e azioni a tutela dell’utenza“.
Attraverso questo documento, dunque, l’Autorità ha valutato le procedure di spegnimento già avviate in alcuni territori nelle ultime settimane e ha deciso di allungare i tempi. Tutto ciò, ovviamente, con l’obbiettivo di fornire maggior tempo al consumatore. Sono molti, infatti, i clienti delle compagnie telefoniche che ancora non hanno ricevuto le modifiche del contratto e degli eventuali piani tariffari.
A seguito dell’avvio di tale procedura e, comunque, prima della delibera, erano state riscontrare numerose criticità. Nel dettaglio, infatti, restava ancora sospesa la situazione dei consumatori che sono in possesso di un dispositivo 3G che non supportava il nuovo aggiornamento al 4G. In questo caso, costoro sarebbero dovuti retrocedere alla rete 2G.
Dunque, oltre che all’allungamento dei tempi, AGCOM ha provveduto a chiarire il diritto di recesso di cui sono titolari i consumatori. Essi, dunque, potranno usufruirne senza penali né costi di disattivazione nel momento in cui non si volessero accettare le nuove modifiche contrattuali.
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