Beneficiare di un sistema che valorizzi il risparmio è un sogno per i cittadini, specie se rientra in una tassa spesso vista con antipatia. La spazzatura a punti non è un gioco dove chi ne ha meno paga, ma una gestione innovativa!
Il Welfare italiano le mette tutte in gioco, purché i cittadini riescano ad attuare la migliore gestione dei propri risparmi. Di recente, questa condizione sta venendo meno, ma la spazzatura a punti potrebbe essere il mezzo per garantire un minimo di tutela dei cittadini che non solo si comportano bene, ma garantiscono un futuro per questo pianeta. Ecco come funziona il nuovo sistema a favore della cittadinanza.
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Alla base della nuova gestione della spazzatura a “punti” c’è l’intento di premiare i cittadini che attuano un comportamento ligio del dovere. Infatti, la tassazione risulta innovata proprio da alcuni Comuni italiani che hanno la volontà di porre in essere sistemi di tariffazione puntuale per la TARI. In sostanza, chi fa bene la raccolto differenziata, viene premiato!
Il sistema calcola la tassa in relazione alla quantità di rifiuti indifferenziati prodotti, in modo da incentivare i virtuosi, e penalizzare chi non lo è. È chiaro che si tratta di un meccanismo nuovo con non poche difficoltà al suo seguito.
Infatti, riuscire a monitorare aree densamente popolate non è semplice. Significa delineare con precisione i rifiuti legati alle singole utenze. Ancora non bisogna dimenticare i costi aggiuntivi, cioè la necessità di dotare gli utenti di sacchi o bidoni, e questo non è proprio “gratuito”, anzi comporta spese extra. Ma come possono i cittadini dimostrare che si comportano bene? Ecco come funziona.
Cos’è la spazzatura a punti? Metodo e gestione dei rifiuti di ultima generazione
Analizzata la ragione che contraddistingue la nuova gestione dei rifiuti, ed evidenziata anche la portata innovatrice, adesso è bene chiarire come i cittadini possono porla in essere ed ottenere il massimo dei benefici possibili. Se non fosse ancora chiaro, è bene ribadire la questione: chi si comporta bene ottiene delle maggiorazioni, cioè dei premi! Sono validi per tutti?
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La “tariffa puntuale” è nota come TARIP e si basa su due quote, una fissa che è data dalla superficie della casa più il numero degli occupanti, e da una variabile che è legata alla quantità di rifiuti indifferenziati prodotti. Quest’ultima, cambia in base al numero di “svuotamenti” fatti nel contenitore di rifiuti indifferenziati.
Tra i vantaggi c’è una più attenta gestione e miglioramento dell’attività di raccolta differenziata, con tanto di una maggior consapevolezza dell’impatto ambientale dei rifiuti. Questo perché si paga in base a quanto prodotto! Inoltre, è un sistema abbastanza equo, per cui chi produce meno spazzatura, non sborsa come chi lo fa di più. È un meccanismo più trasparente.
Si può definire la tariffazione puntuale come un passo importante nella direzione di una gestione più sostenibile dei rifiuti, facendo in modo che la maggior parte dei cittadini capisca davvero come prendersi cura dell’ambiente, e non solo beneficiare di questa nuova modalità di tariffazione.