I soldi della NASPI devono essere inseriti nell’ISEE? La scappatoia che non tutti conoscono

I soldi che si percepiscono per l’indennità NASPI sono inseriti nell’ISEE, ma c’è una scappatoia che non tutti conoscono. 

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L’indennità NASPI è corrisposta quando il lavoratore perde il posto di lavoro involontariamente. In questi casi, in base a specifici requisiti, si ha diritto ad un sussidio per circa 24 mesi. Un Lettore chiede agli Esperti di Trading.it, se l’indennità di disoccupazione NASPI rientra nell’ISEE e se comporta un aumento dell’indice. Bisogna chiarire che l’ISEE è uno strumento che permette di verificare la situazione reddituale e patrimoniale del nucleo familiare. Questo significa che tutti i componenti del nucleo familiare devono dichiarare attraverso la DSU i propri redditi e patrimoni. Ma rispondiamo al nostro Lettore con uno sguardo anche sulla possibilità di revisionare l’ISEE in base alla situazione economica del periodo attuale.

I soldi della NASPI devono essere sono inseriti nell’ISEE?

L’indennità di disoccupazione indennizzata (NASPI) si percepisce quando un lavoratore perde involontariamente il posto di lavoro. Inoltre, è possibile, se si rientra nel limite di reddito previsto, fruire del reddito di cittadinanza. Perdita del posto di lavoro, si ha diritto al reddito di cittadinanza e NASPI? La risposta inaspettata

La NASPI è riconosciuta per 24 mesi in base a determinati requisiti. Il sussidio consiste in un reddito e rientra nei redditi da dichiarare nella DSU, in riferimento all’anno in cui si è percepito. In effetti, l’ISEE 2021 si riferisce a due anni precedenti, nel caso del 2021 i redditi indicati nella DSU sono quelli del 2019.

Ricordiamo che la disoccupazione indennizzata non può superare nel 2021, 1.335,43 euro ed è erogata per un massimo di ventiquattro mesi. La domanda per il diritto alla NASPI, deve essere inviata telematicamente tramite il portale INPS, con le credenziali SPID O CNS o CIE. Oppure, ci si può avvalere dell’assistenza di un CAF o Patronato.

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L’ISEE corrente può essere una valida alternativa

Inoltre, il lavoratore che perde il posto di lavoro può presentare anche l’ISEE corrente che rispecchia la situazione economica. La normativa prevede che è possibile rielaborare l’ISEE in vigore con l’ISEE corrente. In particolare è possibile rielaborare la DSU, quando varia la situazione lavorativa di un componente del nucleo familiare. Inoltre, è possibile rideterminare l’ISEE, quando i redditi variano in negativo del 25% rispetto a quelli dichiarati, oppure, la situazione patrimoniale è variata del 20%.

Infine, è possibile effettuare l’ISEE corrente quando eventuali trattamenti previdenziali e assistenziali si interrompono, ad esempio il reddito di cittadinanza.

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