Preziose e importanti opportunità per le famiglie e per le aziende, sono già a disposizione i sostegni economici promessi dal Governo.
È con la circolare numero 5 dell’INPS del 20 gennaio 2025 che vengono presentate e introdotte misure cruciali sia per le famiglie che per le aziende. A beneficiarne, ad esempio, saranno i datori di lavoro che rientrano all’interno dei parametri del Fondo di Integrazione Salariale (FIS) e del Fondo di solidarietà bilaterale per le attività professionali. Tra le iniziative messe in campo vengono menzionate: la riduzione della contribuzione ordinaria e la riduzione del contributo addizionale.
L’accesso alla riduzione dell’aliquota, in ogni caso, potrà avvenire in maniera automatico e perciò non saranno richiesti adempimenti ulteriori ai datori di lavoro. È infatti proprio l’INPS a riconoscere in autonomia la riduzione, sfruttando un particolare codice di autorizzazione. Da tenere d’occhio, sempre in quest’ottica, sono la circolare numero 1 del 20 gennaio 2025 dell’Agenzia delle Entrate e la circolare numero 4 dell’Istituto di Previdenza del 18 gennaio 2025. Ma vediamo nel dettaglio cosa cambierà nei prossimi mesi.
Riduzione della contribuzione e sostegni economici governativi: tutte le novità
La riduzione della contribuzione ordinaria è già entrata in vigore lo scorso 1° gennaio 2025, a beneficiarne sono quei datori di lavoro che occupano in media fino a cinque dipendenti e che non hanno inoltrato alcuna istanza per l’Assegno di integrazione salariale al FIS per almeno ventiquattro mesi. È bene ricordare che il contributo ordinario per il FIS passerà dallo 0,50 per cento allo 0,30 per cento. Ma non è l’unica novità, perché sono arrivati aggiornamenti pure sulla riduzione del contributo addizionale.
I datori di lavoro che non avranno sfruttato trattamenti di integrazione salariale come CIGS, CIGD e CIGO, per almeno ventiquattro mesi consecutivi potranno infatti accedere alla decurtazione addizionale. Nello specifico l’aliquota è stata fissata: al 6 per cento per i CIGO/CIGS fino a cinquantadue settimane, al 9 per cento per i trattamenti tra cinquantadue e centoquattro settimane e al 15 per cento se la soglia delle centoquattro settimane è stata superata.
Per quanto riguarda chiarimenti su nuove assunzioni e incentivi fiscali per le aziende, invece, si potrà fare riferimento alla circolare n. 1 dell’Agenzia delle Entrate del 20 gennaio 2025. Le modalità operative per la richiesta di bonus per assunzioni di giovani e donne in stato di disoccupazione sono contenute, infine, nella circolare INPS n. 4 del 18 gennaio 2025.