Le nuove norme in materia di circolazione di denaro contante meritano la massima attenzione da parte dei contribuenti.
Cosa succede nel momento in cui si decide di dare dei soldi ai propri figli? O nel caso contrario, magari un figlio preoccupato della situazione economica dei propri genitori, o per qualsiasi altra ragione che passa a loro dei soldi? Succede che non sempre il tutto può essere considerato assolutamente legale, considerate anche le ultime novità in materia di circolazione di denaro contante. Le ultime iniziative del Governo, non dell’attuale per la verità che prevedeva per il prossimo 2022 il limite di 1000 euro sulla circolazione di denaro contante, parlano chiaro. Oltre quella soglia, in ogni caso, saranno guai.
Nel caso specifico di donazioni, cosi potremmo definire il passaggio di soldi del tutto spontaneo, tra padre e figlio o madre e figlio o viceversa bisogna chiarire bene la natura del passaggio di soldi, perchè per il Fisco questi potrebbe essere tranquillamente la prova di un passaggio di denaro molto più consistente. La prova di un tentativo più o meno velato di evasione fiscale o addirittura riciclaggio. Sono questi i due “mostri” contro i quali il nostro Governo combatte da ormai tantissimo tempo e contro queste due piaghe si è passati all’attacco con misure che in qualche modo provano a limitarne i danni.
Nel caso specifico la cronaca ci ha fornito al storia di una ragazza sulla quale il Fisco ha messo gli occhi, più che altro sui suoi conti all’indomani di un bonifico arrivato dal conto corrente di suo padre. Una donazione agli occhi di tutti, in teoria, considerata la situazione, ma nei fatti potrebbe trattarsi, secondo l’Agenzia delle entrate di qualsiasi cosa. Come si diceva in precedenza il tentativo di organizzare un passaggio di soldi ben più corposo e vedere se i controlli sono più o meno intensi e tanto altro ancora. Non ha creduto il Fisco alla storia della restituzione dei soldi da parte della figlia al padre, la cosa non poteva essere giustificata, certificata insomma.
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La verità è che si dovrebbe provare a giustificare anche solo nella causale del bonifico il passaggio di piccoli importi tra padre o madre e figli o genitori. In questo caso potrebbe passare ed essere considerata quindi accettabile la tesi del passaggio di denaro in famiglia, la donazione insomma. In quel caso non si crea imponibile e quindi non deve a tutti i costi quel piccolo patrimonio essere dichiarato tra i redditi, di conseguenza tutto appare lecito. Piccoli accorgimenti che con il tempo potrebbero portare a molte meno problematiche rispetto a quelle potenzialmente riscontrabili oggi. I contribuenti, insomma, sono avvisati.
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