Tasse e spese possono essere un bel fardello per ciò che concerne la casa, ma con questa procedura ci sono parecchi vantaggi.
Una casa comporta senza dubbio una serie di spese importanti, soprattutto se è di proprietà. Le tasse non sono certo poche, e poi bisogna considerare anche le spese di condominio, le bollette. E se dovesse rompersi qualcosa, come una tubatura? Questo graverebbe senz’altro sul portafogli.
Come in ogni cosa, è importante preoccuparsene, per fare in modo che non si creino peggiori problematiche in futuro. Le imposte sulla casa ci sono, e sono di vario tipo, e ad esse non ci si può certo sottrarre. L’abitazione è il nostro rifugio, quel luogo in cui si può vivere serenamente, e stare con la propria famiglia.
Quello che però è sempre bene ricordare, è che ci sono pagamenti da affrontare e per questo è importante risparmiare, investire, in modo da essere pronti se dovessero verificarsi spese extra. Come ben sappiamo, quando giunge il tempo, il padrone di casa può decidere di lasciare l’immobile al proprio figlio.
Uno dei modi più frequenti di lasciare una casa al proprio figlio è tramite donazione. Ma è possibile farla senza recarsi dal notaio?
Donazione, come evitare tasse e spese sulla casa
Molte persone si recano dal notaio per lasciare un immobile al proprio erede o eredi, ma alcune, invece, preferiscono usare altri metodi.
Donare casa a un figlio senza recarsi dal notaio è fattibile ma non molto facile come si potrebbe ipotizzare. Se non si vuole andare da un professionista, si può donare casa tramite usucapione. Questa procedura consiste nel trasferire il bene al figlio, che così potrà usare l’immobile come se gli appartenesse.
Egli dovrà pagare le tasse al Comune, lo dovrà ristrutturare, dovrà cambiare la serratura alla porta e molto altro ancora. Dall’ultima delle suddette azioni devono passare vent’anni. In questo lasso di tempo, il genitore, se deceduto, o gli eredi, non devono mai fare causa al figlio per farsi ridare la casa.
Trascorsi 20 anni, il figlio deve intraprendere una causa civile contro il genitore, in cui saranno verificati i presupposti per l’usucapione. Naturalmente, prima di andare a processo, ci vorrà una mediazione. Se i due sono d’accordo, il trasferimento avverrà. Se non lo sono, si andrà in causa, e questo comporterà spese esose.
Il verbale di mediazione, autenticato da notaio dovrà essere riportato nei registri immobiliari. Un metodo decisamente più semplice è fare testamento. Una volta fatto, alla morte del proprietario di casa, gli eredi dovranno dichiarare la successione entro un anno. In seguito, di pubblicherà il testamento attraverso un notaio e sarà effettuato il passaggio di proprietà, sempre con una trascrizione notarile, nei registri immobiliari.
Se gli eredi sono d’accordo, si può evitare di contattare il notaio e fare una voltura catastale. In caso di donazione di un immobile al proprio figlio tramite separazione consensuale tra moglie e marito, si può optare per un passaggio di proprietà tra padre e figlio, e non sarà necessario andare da notaio. Ci vorrà, però, un legale.