Shiba Inu è meme coin, ovvero una criptovaluta nata per scherzo il cui valore è tuttavia cresciuto esponenzialmente in particolare grazie alla sua capacità di marketing.
Shiba Inu similmente a Dogecoin prende in prestito un famoso meme di internet rappresentato da un cane della omonima razza. Molti tuttavia hanno deciso di investire, ecco perché.
Nel corso del 2021 il prezzo di SHIB è salito alle stelle con un guadagno del 46.000.000%. La criptovaluta Shiba Inu è al 15 esimo posto per capitalizzazione di mercato tra le migliaia presenti sul mercato. Questo particolare token digitale ha avuto successo tra i fanatici e pionieri delle criptovalute. Il suo valore d’uso non ha però un grande potenziale data l’assenza di originalità e competitività delle sue caratteristiche.
La forza di questa criptovalute risiede nella decentralizzazione, ma diversi altri fattori hanno contribuito alla sua crescita e popolarità. Nel 2021 Shiba Inu ha beneficiato del trend favorevole che hanno portato tutto il settore e in particolare il Bitcoin al suo record storico sopra i 60.000 dollari.
I tweet di Elon Musk, con circa 80 milioni di follower, hanno svolto un ruolo chiave nel far salire la valutazione di SHIB. La criptovaluta può contare su un esercito di utenti che si impegna costantemente a promuoverla sui social. In termini di rendimento la criptovaluta ha dimostrato di saper sorprendere in positivo gli investitori con un rally senza precedenti. Bisogna però tenere conto di quale sia l’orizzonte di senso di questi investimenti considerata l’assenza di un parametro per valutarne il valore intrinseco.
Nonostante questo Shiba Inu rimane oggi una delle cosiddette cripto meme di maggiore successo. In circolazione ve ne sono ben 549,14 mila miliardi per una capitalizzazione che attualmente è di poco superiore ai 12 miliardi di euro. La sua enorme liquidità dovrebbe renderla particolarmente stabile, con prezzi estremamente bassi. Per capire meglio oggi Shiba Inu ha un prezzo che oscilla intorno agli 0,00002208 Dollari. Per questo motivo è facile capire anche il significato relativo delle sue variazioni percentuali. Nel solo 2021, con appena 1 euro investito l’1 gennaio, al 31 dicembre si sarebbero portati a casa oltre 273.000 euro.
La performance del 2021 è stato un fenomeno irripetibile legato quindi alle sue caratteristiche tecniche e finanziarie, che hanno fatto la sua fortuna in termini di popolarità. Ciò non toglie che questo token possa continuare a crescere ma replicare gli stessi numeri sembra impensabile. Un aumento del 1.000%, porterebbe la capitalizzazione sui 130 miliardi, lo stesso guadagno registrato dall’indice S&P 500 negli ultimi 30 anni.
Un cambiamento in questo senso può arrivare dal suo processo di “burning”, attraverso il quale la quantità di token si autodistrugge in modo progressivo. Questo meccanismo manterrà il prezzo elevato riducendo le probabilità del suo crollo nel prossimo futuro. Per avvicinarsi ai prezzi attuali sono stati già bruciati 260 miliardi di token Shiba Inu. Nel frattempo sono stati bruciati circa il 50% dei token Shiba Inu immessi inizialmente in circolazione. Il processo è pianificato e la tabella di marcia ha previsto la distruzione del 25% al 31 marzo 2021 e un altro 25% al 30 giugno dello stesso anno. Il 30 settembre 2022 verrà distrutto il restante 50%.
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