Vediamo quali saranno gli eventi e i dati macroeconomici che potranno determinare maggior impatto sui mercati finanziari nel corso della prossima settimana lavorativa. Cosa attendersi dalle riunioni delle banche centrali previste nel calendario.
La settimana lavorativa che sta per iniziare sarà caratterizzata dalle riunioni di alcune tra la più importanti banche centrali, nessuna delle quali dovrebbe, però, annunciare variazioni dei tassi di interesse di riferimento, che dovrebbero rimanere sui minimi storici ancora a lungo, in quanto le incertezze legate al Covid non sono ancora svanite.
La prima, in ordine cronologico, sarà la banca centrale australiana (RBA: Reserve Bank of Australia), martedì 7 alle ore 06:30. Il tasso dovrebbe rimanere pari a +0,10%, livello al quale è stato abbassato nel novembre 2020, dal precedente livello di +0,25%, allo scopo di garantire all’economia australiana il supporto necessario per combattere gli effetti negativi del Covid-19. Nel febbraio 2020, prima dello scoppio della pandemia, i tassi di interesse in Australia erano del +0,75%.
Il giorno successivo, mercoledì 8, sarà il turno della banca centrale canadese (BoC: Bank of Canada), che dovrebbe mantenere invariati i tassi sull’attuale livello di +0,25%, al quale il costo del denaro è stato abbassato nel marzo del 2020. Prima dello scoppio della pandemia, i tassi di interesse in Canada erano pari a +1,75%.
Infine, giovedì 9 settembre, è in programma il meeting della Banca Centrale Europea (BCE), che confermerà un tasso dello 0,00%, per quanto riguarda le operazioni di rifinanziamento principale. Si tratta di un livello al quale i tassi di riferimento dell’Eurozona sono fermi addirittura dal Marzo 2016, quando l’autorità bancaria, all’epoca guidata da Mario Draghi, decise di abbassare il costo del denaro al minimo storico, per cercare di stimolare l’economia del blocco a ripartire con maggior forza, viste le difficoltà evidenziate dopo la crisi subprime del 2007, dalla quale l’Eurozona non è mai riuscita a rialzarsi con decisione. Vedremo se, con l’inflazione che nell’ultima lettura del mese di agosto ha raggiunto i massimi dal 2011 (+3,0% su base annuale), si arriverà ad un punto nel quale sarà necessario ricorrere ad un rialzo dei tassi di interesse. Secondo quanto emerso dalle precedenti riunioni della Banca Centrale Europea, queste pressioni inflazionistiche dovrebbero essere legate soprattutto a fattori transitori, come l’aumento del prezzo delle materie prime. Il governatore della banca centrale tedesca (Bundesbank), Jens Weidmann, ha dichiarato, invece, che la BCE non dovrebbe sottovalutare troppo questa crescita dell’inflazione e che, secondo il suo parere, è probabile che il livello generale dei prezzi possa continuare a salire nei prossimi mesi, rendendo necessario il ricorso anticipato al tapering, ovvero alla graduale rimozione degli stimoli monetari attualmente previsti dal programma emergenziale, denominato PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme), attualmente prevista per marzo 2022.
Lunedì 6 settembre Wall Street rimarrà chiusa, in quanto negli Stati Uniti e in Canada si celebra la Festa dei lavoratori, perciò la prima seduta della settimana potrebbe essere poco movimentata anche per quanto riguarda le borse europee, le quali, di solito, tendono ad essere poco volatili quando l’azionario statunitense resta chiuso.
Vediamo, oltre agli appuntamenti legati alle banche centrali, quali saranno gli altri eventi e dati macroeconomici che potranno determinare delle reazioni nei mercati.
Per ogni dato che verrà rilasciato durante la settimana, viene riportata la previsione degli analisti, a condizione che questa sia già disponibile prima dell’inizio della settimana. Inoltre, viene indicato anche il valore già pubblicato con riferimento al periodo precedente.
Si precisa inoltre, che, per quanto riguarda gli indici dei responsabili degli acquisti (o PMI, Purchasing Manager Indexes), elaborati sulla base di indagini e sondaggi condotti presso i responsabili degli acquisti:
Durante la prossima settimana lavorativa, che inizia il 6 e termina il 10 settembre, i dati macroeconomici e gli eventi più attesi saranno i seguenti (viene indicata l’ora italiana):
Lunedì 6 settembre
Martedì 7 settembre
Mercoledì 8 settembre
Giovedì 9 settembre
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Venerdì 10 settembre
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