Vediamo quali saranno gli eventi e i dati macroeconomici che potranno determinare maggior impatto sui mercati finanziari nel corso della prossima settimana lavorativa.
Il calendario economico è uno strumento che ogni trader dovrebbe consultare durante la propria attività, allo scopo di tenere sempre sotto controllo gli eventi e i dati macroeconomici che potrebbero generare volatilità nei mercati finanziari e, di conseguenza, modificare l’andamento di una operazione di trading in corso, sia a favore che a sfavore del trader, oppure cambiare le prospettive a lungo termine di uno strumento finanziario.
Ad esempio, il rilascio di dati importanti che riguardano l’economia statunitense potrebbero generare un impatto sui cambi valutari che coinvolgono il dollaro statunitense e determinare movimenti imprevedibili per un trader che è in posizione sul cambio Euro/Dollaro USA. O, ancora, l’annuncio di cambiamenti nella politica monetaria di una banca centrale potrebbe modificare i movimenti futuri del mercato azionario o della valuta dell’area geografica di riferimento.
I movimenti più rilevanti avvengono quando vi è difformità tra il dato effettivo e le stime elaborate dagli analisti prima della pubblicazione del dato, in quanto la variazione delle quotazioni nei mercati finanziari dipende dalle aspettative degli operatori e dalle scelte di investimento che essi compiono in considerazione delle stesse.
Nella prima settimana del 2022 l’evento più atteso sarà senza dubbio il rilascio, nella giornata di venerdì 3, del dato relativo ai Non Farm Payrolls (NFP) di dicembre negli Stati Uniti. Gli NFP vengono pubblicati sempre nel primo venerdì del mese, con riferimento al mese precedente. Rispetto alla lettura deludente di novembre (soltanto 210.000 nuove buste paga, in calo rispetto ai 546.000 nuovi posti di lavoro creati ad ottobre), gli analisti si attendono un rimbalzo del mercato del lavoro con un dato pari a 400.000 nuovi posti di lavoro creati nel mese di dicembre. In ogni caso, nell’ultimo meeting, la Federal Reserve ha dichiarato, tramite le parole del governatore Jerome Powell, di essere soddisfatta dell’andamento dell’occupazione statunitense nella seconda parte del 2021, soprattutto per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, sceso ai minimi dallo scoppio della pandemia e pari al 4,2% a dicembre (a febbraio 2020 si attestava al 3,5%, prima che il Covid-19 mettesse in ginocchio l’economia e il mercato del lavoro).
Negli ultimi giorni, JP Morgan (una delle principali banche d’affari degli Stati Uniti) si è espressa in senso ottimistico sugli effetti economici della pandemia, affermando che la quarta ondata non dovrebbe determinare grossi danni all’economia, in quanto i ricoveri e i decessi provocati dalla variante Omicron stanno aumentando in misura minore rispetto ai contagi. Perciò, se i sintomi sviluppati dai contagiati si mantengono lievi nella gran parte dei casi, non dovrebbe esserci la necessità di ricorrere a lunghi lockdown e di bloccare le attività produttive, come accaduto nel 2020. Di conseguenza, il mercato del lavoro non dovrebbe soffrire particolarmente questa ondata pandemica nel 2022, continuando l’avanzata verso il livello di piena occupazione, come auspicato dalla Fed nel meeting di dicembre.
Sono previste dal calendario economico anche le prime letture annuali degli indici PMI, affidabili indicatori dell’andamento dell’attività nei vari settori dell’economia. Dato che il mese di dicembre è stato caratterizzato dalla prepotente entrata in scena della variante Omicron del Covid-19, che sta provocando un numero record di contagi giornalieri in tutto il mondo, investitori e analisti osserveranno con grande attenzione le indicazioni derivanti da questi dati, per capire se le nuove restrizioni imposte dai governi hanno in qualche modo impattato sull’economia o se, come detto in precedenza, l’attività produttiva sta proseguendo sui livelli precedenti.
Per ogni dato che verrà rilasciato durante la settimana, viene riportata la previsione degli analisti, a condizione che questa sia già disponibile prima dell’inizio della settimana. Inoltre, viene indicato anche il valore già pubblicato con riferimento al periodo precedente.
Si precisa inoltre, che, per quanto riguarda gli indici dei responsabili degli acquisti (o PMI, Purchasing Manager Indexes), elaborati sulla base di indagini e sondaggi condotti presso i responsabili degli acquisti:
Lunedì 3 gennaio
Martedì 4 gennaio
Mercoledì 5 gennaio
Giovedì 6 gennaio
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Venerdì 7 gennaio
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