Più di quattro milioni di italiani, il 7% del totale, non hanno accesso a una filiale di banca per via del fenomeno della desertificazione di banche e sportelli.
Servizi finanziari e apertura del conto corrente non sono accessibili in quasi il 40% dei comuni italiani. Il fenomeno diffuso soprattutto al sud è una tendenza in progressione.
Dalla ricerca, realizzata incrociando i dati statistici della Banca d’Italia e dell’Istat aggiornati a fine 2021, emerge il vistoso allontanamento delle banche dai cittadini, perdendo la relazione con il ruolo sociale anche attraverso un progressivo disimpegno sui territori.
È vero infatti che i pagamenti elettronici sono ormai sempre più comuni. Sembra ormai inevitabile a livello globale l’introduzione di versioni digitali delle valute nazionali. I servizi finanziari si sono sempre più rivolti, soprattutto negli ultimi dieci anni, alle piattaforme digitali; così le banche anche per tagliare i costi hanno progressivamente ridotto la loro presenza territoriale.
Banche e sportelli ridotti di un terzo in soli nove anni
Un economia sempre più priva di contanti, tanto che oltre le filiali bancarie anche molti bancomat sono scomparsi. La Campania è la prima regione per numero di abitanti senza banca: sono quasi 700 mila. Nel 2012 gli sportelli aperti erano 32.881, a fine 2021 si erano ridotti a 21.650, un calo del 34% in soli nove anni.
Tra le regioni più colpite dal fenomeno la Calabria col il 28,8% dei cittadini residenti che non hanno nel proprio comune uno sportello fisico, seguono Piemonte con il 13,8%, Abruzzo 12,6% e Campania con 12,5%. Il progresso del digitale deve fare i conti con la scarsa attitudine dei clienti all’uso dei canali digitali utilizzati da meno del 45%.