Sai che in alcuni casi i permessi della Legge 104 spettano anche durante la cassa integrazione? Non è una cosa scontata, eppure può fare la differenza per chi assiste un familiare disabile.
Una conversazione tra colleghi, nata quasi per caso, svela un dettaglio che spesso sfugge. E no, non è scritto a grandi lettere nei moduli.

Antonio e Annalisa si sono incrociati davanti al distributore del caffè. Lei, in cassa integrazione da qualche mese, stanca e silenziosa, portava sulle spalle il peso della cura quotidiana di sua madre. Antonio, che conosceva bene la Legge 104 perché la utilizzava da tempo per suo padre, le ha chiesto: “Ma li usi ancora i permessi 104?”
Annalisa ha scosso la testa. “No, sono in cassa. Non mi spettano più, no?” È stato in quel momento che Antonio le ha raccontato quello che aveva appena scoperto. Niente tecnicismi, solo parole semplici. E un consiglio sincero: “Vai al CAF, magari ti spettano lo stesso, anche se in parte.”
Legge 104 e cassa integrazione: quando si possono usare insieme
Il punto è che permessi Legge 104 e cassa integrazione non sono sempre incompatibili. Tutto dipende dal tipo di cassa. Se sei in cassa integrazione a zero ore, cioè non lavori mai per tutto il mese, i permessi non spettano. Ma se invece lavori anche solo per qualche giorno o ora, cioè sei in cassa integrazione parziale, allora sì: i permessi restano, anche se ridotti.

L’ INPS è chiara su questo punto. I classici tre giorni di permesso 104 vanno ricalcolati in proporzione ai giorni effettivamente lavorati. È un po’ come per chi fa part-time verticale. Il meccanismo non è complicato: basta sapere come si fa il calcolo.
Un esempio semplice che vale più di mille spiegazioni
Antonio ha spiegato tutto con un esempio facile. “Immagina che in un mese lavorativo ci sono 20 giorni. Tu sei in cassa per 6 giorni, quindi ne lavori 14. A questo punto, moltiplichi 14 per 3, che sono i giorni teorici di permesso. Fa 42. Poi dividi 42 per 20: il risultato è 2,1. Significa che hai diritto a due giorni di permesso 104 quel mese.”
Annalisa è rimasta sorpresa. “Pensavo di non avere diritto a nulla.” Antonio ha sorriso: “Lo pensano in tanti. Ma non è così. Meglio parlarne col CAF e farti aiutare.”
Quella chiacchierata è stata un punto di svolta per lei. Non solo perché avrebbe potuto tornare a usare i permessi, ma perché aveva finalmente sentito che c’era un’alternativa, una possibilità concreta. La Legge 104 in cassa integrazione non è sempre una porta chiusa. A volte, basta sapere dove guardare per trovare uno spiraglio.