Tutti pensano che siano solo le donne a occuparsi un tempo pieno della casa, ma la realtà sta cambiando. Sempre più uomini scelgono di dedicarsi completamente alla famiglia e alla gestione della casa. Esiste una soluzione per garantire loro una pensione?
Negli ultimi anni, il ruolo di chi si occupa della casa è cambiato. Non è più un compito esclusivamente femminile: sempre più uomini si trovano a prendersi cura della famiglia a tempo pieno, sia per scelta che per necessità.
Ma spesso ci si chiede: un casalingo può accedere alle stesse tutele previdenziali previste per le donne? La risposta è sì. L’ INPS , attraverso il Fondo di Previdenza per le Casalinghe, offre una possibilità concreta anche agli uomini che scelgono questo stile di vita. Vediamo insieme come funziona e quali opportunità offre.
Come funziona il Fondo di Previdenza per i casalinghi?
Il Fondo di Previdenza per le Casalinghe, nonostante il nome, è aperto anche agli uomini che si dedicano esclusivamente alla cura della casa e della famiglia. I requisiti per l’iscrizione sono identici per entrambi i generi. Per accedervi è necessario:
Essere tra i 16 ei 65 anni.
Non svolgere un’attività lavorativa a tempo pieno (il lavoro part-time è ammesso).
Non essere titolari di una pensione diretta.
Il fondo permette di versare contributi in modo flessibile, adattandosi alle esigenze economiche di chi si iscrive. L’importo minimo mensile è di 25,82 euro, che corrisponde a circa 309 euro all’anno per maturare un anno di contribuzione. Grazie al sistema contributivo, ogni versamento contribuisce direttamente alla costruzione della futura pensione: più si versa, maggiore sarà l’importo ricevuto.
Per ottenere la pensione di vecchiaia, i casalinghi devono soddisfare uno dei seguenti requisiti:
A 57 anni, con almeno cinque anni di contributi versati e un importo che raggiunga almeno 1,2 volte l’assegno sociale (circa 646 euro al mese nel 2025).
A 65 anni, indipendentemente dall’importo accumulato.
Questa doppia possibilità garantisce una rete di sicurezza, adattandosi anche a chi inizia a contribuire in età più avanzata.
Esempi pratici: cosa può fare un casalingo per il suo futuro?
Matteo, un padre a tempo pieno
Matteo ha 40 anni e ha scelto di lasciare il lavoro per prendersi cura dei suoi figli e della casa. Ha scoperto il Fondo di Previdenza per i Casalinghi e ha iniziato a versare il contributo minimo annuale. Matteo sa che, continuando così, a 57 anni potrebbe accedere a una pensione se l’importo maturato raggiungerà la soglia minima richiesta. Per lui, il fondo rappresenta una soluzione concreta per costruire un futuro previdenziale.
Luca e il lavoro part-time
Luca, 50 anni, lavora part-time come custode in un condominio. Anche lui può iscriversi al fondo e integrare i contributi derivanti dal suo lavoro. Questo gli permette di accumulare una pensione più alta, sfruttando entrambe le fonti di contribuzione. Per Luca, è un modo intelligente per tutelarsi senza rinunciare alla flessibilità del part-time.
Roberto, un esempio tardivo
Roberto ha 63 anni e si è dedicato alla famiglia per gran parte della sua vita. Ha scoperto il fondo di recente e ha deciso di iniziare a versare i contributi. Sebbene non raggiungerà l’importo minimo per la pensione a 57 anni, sa che a 65 potrà comunque ottenere una pensione, anche se con un importo ridotto.