Se scoppia la bolla delle criptovalute ed il loro valore si azzera, ecco a chi chiedere i danni

Poca regolamentazione e alta volatilità, chi pagherebbe nel caso in cui scoppiasse la bolla delle criptovalute? Come chiedere danni e cosa poter riconquistare

Le criptovalute hanno rivoluzionato il concetto di denaro e investimento: monete digitali impalpabili, non regolamentate come le nostre classiche valute, che muovono capitali di interi miliardi in tutto il globo, attirando milioni di persone con la promessa di profitti straordinari.

Bitcoin che esplode
Se scoppia la bolla delle criptovalute ed il loro valore si azzera, ecco a chi chiedere i danni – trading.it

Tuttavia la loro estrema volatilità e la mancanza di regolamentazione pongono anche una domanda fondamentale: ma cosa succederebbe se la bolla speculativa scoppiasse e il valore delle criptovalute si azzerasse? Chi può essere ritenuto responsabile delle perdite subite dagli investitori? È una domanda che aleggia su tutti noi, investitori e non, che cerchiamo di comprendere come va il mondo e quali sono i suoi prossimi sviluppi. Ecco, le Crypto in questo senso sembrano ormai essere una strada che non tornerà indietro, ma che continuerà ad allargarsi e prendere spazio, ma un’economia non regolamentata e di così facile instabilità è anche difficile da inquadrare in un lungo termine.

Non si tratta quindi di un’ipotesi irrealistica. In passato, crolli improvvisi hanno già spazzato via miliardi di dollari dal mercato, causando il fallimento di aziende e la rovina finanziaria di molti investitori. Un esempio eclatante è stato il collasso dell’ecosistema TerraLuna, uno degli ecosistemi di maggior successo, basato su stablecoin algoritmiche come UST, crollato nel maggio 2022 in seguito a una bank run. Il progetto ha letteralmente mandato in fumo circa 40 miliardi di dollari e scatenato azioni legali contro i responsabili. Se si verificasse un nuovo crollo generalizzato, chi potrebbe essere chiamato in causa per risarcire i danni?

Azione legale: è possibile ottenere un risarcimento per la perdita delle crypto?

Chi subisce perdite nel mercato crypto può avere la possibilità di ottenere un risarcimento, ma non sempre è semplice. Vediamo le opzioni disponibili nel caso in cui si dovesse iniziare a parlare di esplosione di una bolla speculativa.

Lente di ingrandimento con sopra scritto ‘regulations'
Azione legale: è possibile ottenere un risarcimento per la perdita delle crypto?- trading.it

1. Class Action contro gli Exchange

Gli exchange di criptovalute, come Binance, Coinbase o Kraken, sono le piattaforme su cui gli utenti acquistano, vendono e conservano le proprie criptovalute. In passato diversi investitori hanno intentato azioni legali collettive (class action) contro questi operatori, accusandoli di malfunzionamenti tecnici che impedivano agli utenti di vendere in tempo causando gravi perdite, oppure violazioni delle normative e pratiche scorrette.

2. Regolamentazione

Uno dei principali problemi del settore crypto è sempre stato la mancanza di regole chiare: la mancanza di regolazione è infatti ciò che porta a oscillazioni sul mercato e alta volatilità senza sicurezze di base. Tuttavia, con l’introduzione del regolamento MiCA (Markets in Crypto-assets) nell’Unione Europea, gli investitori potrebbero avere più strumenti per far valere i propri diritti.

Il MiCA infatti prevede:
Maggiore trasparenza sugli operatori crypto, con obblighi informativi più stringenti.
Protezione degli investitori, limitando la vendita di asset troppo rischiosi senza adeguata documentazione.
Sanzioni per gli exchange che non rispettano le regole, aprendo la strada a possibili rimborsi in caso di scorrettezze.

Bitcoin moneta illuminata
Azione legale: è possibile ottenere un risarcimento per la perdita delle crypto? – trading.it

3. Truffe: un risarcimento è possibile?

Un altro scenario frequente nel mondo crypto è la presenza di frodi e schemi Ponzi. Negli anni, molte persone sono cadute vittime di:

Progetti fasulli, in cui i fondatori raccolgono denaro e poi scompaiono.
Exchange fraudolenti, che chiudono improvvisamente e bloccano i fondi degli utenti (come nel caso di FTX, il cui CEO Sam Bankman-Fried è stato arrestato).
Schemi di pump-and-dump, in cui il prezzo di una criptovaluta viene gonfiato artificialmente per poi crollare all’improvviso.

In questi casi, le possibilità di recuperare i fondi dipendono dalle indagini delle autorità. Se gli organi di vigilanza riescono a identificare i responsabili, è possibile avviare cause civili e penali. Tuttavia, il processo è lungo e spesso i truffatori hanno già spostato i capitali in paradisi fiscali, rendendo così difficile, se non impossibile, il recupero.

Se le criptovalute dovessero perdere completamente il loro valore, quindi, ottenere un risarcimento sarebbe estremamente complesso, ma non impossibile.

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