Se non chiedi questo documento sarai multato fino a 1.870 euro dall’Agenzia delle Entrate

Sai che anche tu potresti essere responsabile per le irregolarità fiscali dei tuoi fornitori? Scopri come evitare brutte sorprese e cosa fare in casi comuni come quelli di Elena e Biagio.

Ti è mai capitato di ricevere un servizio o acquistare un prodotto senza che il fornitore ti rilasciasse la fattura? Magari hai pensato che non fosse un problema tuo o hai accettato la promessa di riceverla più tardi.

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Queste situazioni, apparentemente innocue, possono trasformarsi in un incubo se l’Agenzia delle Entrate rileva delle irregolarità. Con le nuove regole in vigore dal 2024, evitare sanzioni è possibile, ma bisogna sapere esattamente cosa fare. Attraverso due esempi pratici, vediamo come gestire queste situazioni senza rischiare multe.

Casi pratici: Elena e Biagio

Elena è una grafica freelance che ha richiesto la stampa di volantini a una tipografia locale per un suo cliente. Al momento della consegna, la tipografia le chiede un pagamento di 1.000 euro senza rilasciare fattura. Elena paga tramite bonifico senza pensarci troppo, ma questa leggerezza potrebbe costarle cara.

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Dal 2024, se il fornitore non emette fattura, è il cliente che deve intervenire. In casi come quello di Elena, è obbligatorio segnalare l’acquisto all’Agenzia delle Entrate per regolarizzare la situazione. Questa comunicazione serve a dichiarare l’operazione e a evitare che l’errore del fornitore ricada interamente su di lei.

Se l’Agenzia delle Entrate scopre la mancanza, l’importo della transazione sarà tassato. Nel caso di Elena:

Imposta non dichiarata: il 22% di IVA su 1.000 euro, quindi 220 euro;

Sanzione: il 70% dell’imposta non dichiarata, cioè 154 euro;

Totale: 374 euro.

Questi costi aggiuntivi potrebbero essere evitati semplicemente verificando che la tipografia emetta la fattura o, in caso contrario, segnalando la transazione.

Biagio, invece, è un artigiano che acquista materiali per 5.000 euro da un grossista. Il pagamento avviene in contanti, e il venditore promette di inviare la fattura più tardi. Passano mesi, ma la fattura non arriva, e Biagio utilizza comunque i materiali per completare i suoi lavori.

Anche Biagio è obbligato a segnalare l’acquisto all’Agenzia delle Entrate. Non farlo lo espone al rischio di pesanti sanzioni in caso di controlli. Se l’Agenzia delle Entrate individua l’irregolarità:

Imposta non dichiarata: il 22% di IVA su 5.000 euro, pari a 1.100 euro;

Sanzione: il 70% dell’imposta, cioè 770 euro;

Totale: 1.870 euro.

Biagio avrebbe potuto evitare tutto ciò facendo la comunicazione obbligatoria entro i termini previsti.

Come proteggersi: i consigli essenziali

Anche se può sembrare ingiusto, è il cliente a dover segnalare le irregolarità. La normativa punta a garantire la tracciabilità delle transazioni, evitando che l’evasione fiscale si diffonda. Grazie al nuovo sistema, non è più necessario emettere un’autofattura denuncia, ma è sufficiente una comunicazione all’Agenzia delle Entrate.

Ecco tre consigli pratici per evitare problemi:

Controlla sempre la fattura: assicurati che venga emessa al momento del pagamento.

Segnala tempestivamente: se il fornitore non emette la fattura, utilizza i canali ufficiali per regolarizzare la transazione.

Documenta ogni transazione: conserva ricevute, bonifici e altre prove di pagamento.

Sei pronto a proteggere la tua attività e il tuo portafoglio da rischi inutili? Il primo passo è essere sempre informati e consapevoli delle proprie responsabilit

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