È ora di pagare l’Imu: entro il 16 dicembre dovrà essere versato il saldo. Facciamo chiarezza sul metodo di pagamento
Acronimo di Imposta Municipale Propria, l’Imu è una tassa di proprietà che dev’essere versata annualmente da tutti i cittadini italiani che possiedono un immobile diverso da quello principale, cioè da quello in cui hanno la residenza. Istituito dal governo Monti nella manovra Salva-Italia del 2011 va versato a livello comunale e, se fino al 2013 lo si doveva pagare anche sulla prima casa, da 10 anni invece chi non possiede altre abitazioni diverse da quella dove ha la residenza non deve pagarla.
L’Imu lo si può pagare in un’unica o in due soluzioni. Per il versamento unico e per l’acconto il termine massimo è quello del 16 giugno, mentre per il saldo e quindi il completamento del pagamento della tassa si ha tempo fino al 16 dicembre. Gli italiani che hanno una seconda casa o comunque un immobile sul quale si applica l’Imu, di conseguenza, hanno meno di un mese di tempo per concludere il versamento di questa imposta: facciamo un chiarimento sui metodi, secondo i consigli del Caf.
Come pagare l’Imu: bollettino postale o F24? Facciamo chiarezza
In generale, la maggior parte dei cittadini che devono pagare l’Imposta Municipale Propria sceglie il modello F24 per il versamento dell’acconto del 16 giugno e del saldo del 16 dicembre. Nonostante ciò, però, è utile sapere che esiste anche un’altra modalità di pagamento, molto comoda soprattutto per chi non possiede una partita IVA o non ha la necessità di compensare dei crediti. Stiamo parlando del pagamento tramite bollettino di conto corrente postale.
Disponibile gratuitamente presso gli uffici postali, il bollettino di conto corrente postale è di fatto un metodo di pagamento più tradizionale rispetto all’F24. In relazione all’IMU, è necessario utilizzare il modulo disponibile negli uffici postali e che riportano il numero di conto corrente 1008857615. Sebbene questo numero sia valido per la maggior parte dei Comuni italiani, è però necessario verificare che questo corrisponda a quello a cui si deve far pervenire il proprio denaro.
Indispensabile, in sede di compilazione del bollettino, inserire il codice tributo IMU, l’anno di riferimento, il codice catastale del Comune e il numero di immobili, nel caso in cui il cittadino debba pagare l’Imu su più di un bene immobile. Per la corretta attribuzione del pagamento, infatti, la compilazione adeguata è necessaria.