Novità ancora sul superbouns 110%, il Governo stabilisce in dieci anni, anziché quattro, il tempo per la cessione dei crediti d’imposta legati ai costi dei lavori edilizi.
È una soluzione che tenta di sbloccare lo stallo dei cassetti fiscali.
Le novità del nuovo Governo non si fanno attenderne; tra le prime misure oltre le varie protezioni dei consumatori contro i rincari c’è l’ennesimo ritocco agli incentivi edilizi.
Il nuovo sul tema può arrivare tramite il decreto legge aiuti quater, che il governo ha già varato una settimana fa. Al momento tutto sembra rientrare nell’ottica del risparmio rispetto alle spese del Governo in preparazione del difficile anno in arrivo.
Secondo lo stesso ministro dell’economia Giorgietti; “lo Stato non può continuare a garantire il ritmo del credito d’imposta attuale”. Oltre a definire il passaggio dal 110% al 90%. Facendo eccezione a chi si trovasse in situazioni di indigenza sempre in base alle bozze del provvedimento, il 110% è applicabile solo ai lavori deliberati e CILAS inviata entro il 25 novembre 2022.
Il nuovo decreto ripartisce cessione del credito e sconto in fattura in quote annuali
Nello specifico su richiesta del cessionario, si potrà fruire dell’agevolazione in un periodo di tempo più lungo, fino a dieci anni. L’ultima novità è quindi l’ennesimo ostacolo che si frappone tra chi si è affidato al bonus e quanto dovuto in termini di spese. l periodo di tempo di dieci anni potrebbe tuttavia essere soltanto un limite massimo: non si esclude quindi un termine per gli aventi diritto più ridotto.
Si allungando così i tempi di fruizione delle agevolazioni e allineandole a quelli già previsti per altri bonus edilizi, come il Bonus Facciate e il Bonus Ristrutturazione
Con l’ultima bozza del Decreto Aiuti Quater per quel che riguarda ristrutturazioni, facciate, efficienza energetica, la norma prevede la possibilità di distribuirne la cessione fino a 10 anni. Le quote annuali secondo quanto emerso finora dovranno essere di pari importo; l’obbiettivo è sbloccare in modo graduale i crediti bloccati dalla cessata adesione delle banche.
A giorni si avrà il decreto in Gazzetta Ufficiale e da allora per la rateizzazione fino a dieci anni si prenderanno in considerazione le operazioni perfezionate entro il 10 novembre 2022. La modifica al superbonus vale quindi solo per i crediti d’imposta già riconosciuti. Per quelli ancora da riconoscere tutto è rimandato alla Legge di Bilancio 2023 che dovrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri lunedì 21 novembre.