Sono in arrivo sanzioni pesantissime per i contribuenti che hanno commesso questo grave errore pur se in buona fede. Ecco il motivo e chi sono gli sfortunati che riceveranno queste sanzioni.
Commettere degli errori all’interno di dichiarazioni da inviare al Fisco può costare davvero caro per i contribuenti seppur siano in buona fede. Infatti, dichiarare inesattezze o addirittura evitare di dichiarare qualcosa può portare a delle conseguenze molto gravi che non lasciano scampo ai contribuenti.
Infatti, il Fisco non perdona e gli errori commessi possono costare davvero molto. Bisogna prestare particolare attenzione quando si compila una dichiarazione ed evitare di omettere particolari che talvolta possono sembrare inutili da inserire. Alcuni contribuenti che hanno commesso queste errore, infatti, stanno per ricevere delle sanzioni davvero pesantissime. Scopriamo insieme di cosa si tratta e facciamo un po’ di luce in merito alla questione.
Sanzioni pesantissime in arrivo per i contribuenti che hanno fatto questo errore: ecco chi sono
Durante il periodo di pandemia, sono state numerose le agevolazioni e i contributi a fondo perduto emessi dal Governo per aiutare almeno in parte le aziende e i professionisti contro le chiusure e una riduzione del proprio fatturato. Tra le tante misure adottate, una introdotta con il Decreto Sostegni Bis N. 73/2021 merita particolare attenzione. Si tratta del contributo introdotto per i titolari di Partita Iva che esercitano attività di impresa o di lavoro autonomo e inoltre, anche per coloro che sono titolari di reddito agrario.
Tale misura, prevedeva un contributo che andasse in funzione di un peggioramento del risultato economico rispetto all’anno 2019 ma avvenuto nel 2020. Per ottenere tale contributo, i contribuenti che ne avevano diritto hanno dovuto produrre idonea documentazione attestante il possesso dei requisiti. Tuttavia, coloro che hanno effettuato dichiarazioni inesatte, mendaci o errate completamente potrebbero ricevere una brutta sorpresa dall’Agenzia delle Entrate.
Le sanzioni per chi ha sbagliato
Il Fisco procede ai controlli su tutte le dichiarazioni presentate dai contribuenti per l’accesso a determinati benefici. Tuttavia, tali controlli pur se successivi all’eventuale richiesta di sussidio non lasciano nulla al caso e coloro che hanno commesso un errore o dichiarato informazioni mendaci potrebbero ricevere spiacevoli sorprese.
Infatti, l’Agenzia delle Entrate oltre a procedere ai controlli sui requisiti dichiarati provvede anche ad effettuare un controllo sulle Fatture e Corrispettivi nonché sulla liquidazione periodica dell’Iva e le eventuali dichiarazioni ad essa collegate. Qualora, da tali dichiarazioni dovesse risultare che quanto dichiarato sia errato o falso l’Agenzia delle Entrate provvederà ad emettere sanzioni.
Le sanzioni previste prevedono il recupero del contributo con la maggiorazione che, come previsto dall’Art.13 comma 5 del Decreto Legislativo N.471/1997 possono variare nella misura del 100% fino al 200%. Inoltre, qualora il contributo erogato sia inferiore a 4000 euro il rischio che si corre è una sanzione che varia dai 5165 a 25882 euro.
Invece, qualora il contributo sia superiore ai 4000 euro, il rischio è molto più grave e si potrebbe incorrere ad una pena di reclusione che va dai 6 mesi ai 3 anni. Inoltre, qualora ricorresse la possibilità il Giudice potrebbe disporre il blocco del conto corrente per l’importo di cui si è usufruito indebitamente.