Dalla Russia i segnali che arrivano sono sempre poco incoraggianti. Mentre il conflitto non sembra avere termine, ecco un’altra novità all’orizzonte.
In vista ci sarebbe una esercitazione militare senza precedenti che vedrebbe coinvolte Cina e India. Preludio di altro?
La notizia è trapelata, esercitazioni militari su larga scala che impegneranno 50.000 militari. L’operazione Vostok–2022 vede in Russia, India, Cina e Siria i suoi attori principali. Che sia la premessa di una tanto temuta terza guerra mondiale?
La Russia e lo spettro di una terza guerra mondiale
L’ombra di un terzo conflitto planetario alita con sempre più caparbia nei cuori e nelle menti del mondo intero. Vi è chi non vuole farsi cogliere alla sprovvista, ed ecco che il blocco orientale si prepara una maxi esercitazione militare, qualcosa di mai visto prima.
Prende il nome di Vostok-2022, si tratta dell’esercitazione militare che avrà luogo nel corso della prima settimana di settembre. Località prescelta la distesa di addestramento Sergeevsky nel Primorye Krai, area russa situata sul Mar del Giappone non distante dai confini con la Corea del Nord.
Qualche indicazione in più viene fornita dal ministero della Difesa russo, saranno impegnati oltre 50.000 militari.
Alle operazioni prenderanno parte gli alleati del blocco: Cina, India, Siria, Bielorussia e Mongolia. Appare chiaro quindi un ipotetico schieramento nel caso divampassero i fuochi di un conflitto globale.
Attività di addestramento che viene organizzata in seguito alle tattiche militari messe in atto dalla Cina nello stretto di Taiwan, a loro volta predisposte dopo la visita della portavoce Usa Nancy Pelosi a Taipei.
Un conflitto mondiale potrebbe vedere proprio nell’Est asiatico il suo terreno principale di scontro.
Quali potrebbero essere i blocchi contrapposti in caso di guerra?
Solo dopo alcuni mesi dallo scellerato attacco di Putin all’Ucraina, nel vivo delle sanzione contro il Cremlino, nel mese di giugno il leader cinese Xi Jinping ha partecipato il summit degli Stati Brics acronimo di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica.
Nella circostanza in cui la guerra scoppiasse realmente, il blocco russo-cinese potrebbe arrivare a vantare il supporto 40% del mondo. Questo prendendo in considerazione il fatto che a oggi solamente il 19% degli Stati ha dato applicazione alle sanzioni nei confronti della Russia dopo l’attacco all’Ucraina.
Ma le tensioni geopolitiche non si fermano alla guerra in Ucraina: potremmo citare il Baltico, la Libia, i Balcani, il Medio Oriente, e, soprattutto, Taiwan.
Vostok 2022, Russia e Cina lanciano un monito
In un tale contesto, l’operazione militare di addestramento congiunto chiamata Vostok-2022 concernerà strategie di attacco e difesa. Impegnate le navi russe e cinesi che nel Mar del Giappone lavoreranno al miglioramento della difesa delle comunicazioni via mare e al perfezionamento del supporto alle truppe terrestri lungo la costa.
Chiaro il monito lanciato dalle due superpotenze: in caso di conflitto l’India, la Siria, la Bielorussia e la Mongolia, non dimenticando Corea del Nord e Iran, con Teheran che ha da poco spedito droni spia come supporto per le forze russe in Ucraina, non esiteranno a schierarsi nel blocco orientale.
Dalla Cina si ribadisce come l’addestramento non abbia connessioni con il contesto (bellico) regionale e internazionale. Ma va detto, la Storia rammenta come a ciascuna delle epocali crisi economiche abbia avuto seguito quasi naturale una guerra altrettanto epocale.