Rebus bollo auto non pagato. La soluzione è dietro l’angolo, ecco tutto quello che potrebbe capitare nel caso concreto.
Negli ultimi mesi si è assistiti ad un provvedimento alquanto anomalo ed inaspettato da parte del Governo. La pace fiscale, il super condono che ha abbuonato tasse pregresse, scadenza dimenticate o saltate e quant’altro di ben dieci anni. Una manovra senza precedenti, che nelle intenzioni dell’esecutivo è stata vista con doppio fine. Da un lato alleggerire gli italiani dalla pressione fiscale. Dall’altra alleggerire la stessa macchina pubblica incapace di evadere pratica risalenti anche a dieci e più anni fa.
La data presunta per la definitiva rottamazione di tutte le cartelle esattoriali riguardanti debiti non saldati in un certo senso, quelli che chi per difficoltà o chi per posizione presa di fatto sono rimasti pendenti. Il decennio in questione, come sappiamo è quello relativo agli anni che vanno dal 2000 al 2010, parliamo di ben 2 milioni e mezzo di italiani interessati . L’unico requisito è l’aver dichiarato meno di 30mila euro nella dichiarazione dei redditi 2019. Requisito unico e fondamentale.
Pace fiscale, cosa succederà da qui a qualche settimana nel nostro paese
La fase di studio dell’operazione, se cosi può essere chiamata con la ricezione di tutti i codici fiscali di contribuenti interessati alla rottamazione da parte dell’Agenzia delle Entrate è iniziata ufficialmente lo scorso mese di agosto. Per fine settembre, invece e fino a fine ottobre dovrebbe esserci l’ufficiale operatività dell’operazione. La conclusione della rottamazione avverrà in maniera automatica, non esiste per il contribuente nessun obbligo, nessun impegno nei confronti dell’ente che ha la gestione della cosa.
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Una situazione assolutamente nuova, insomma. Che vedrà milioni di italiani alleggeriti dalla cancellazione all’istante di dieci anni di pendenze. Una operazione assolutamente senza precedenti che non ha certo mancato di ricevere numerose critiche circa l’opportunità dell’intera messa in moto della macchina burocratica al fine di cancellare milioni e milioni di pendenze, complice anche l’inefficienza degli stessi enti pubblici. Tra qualche settimana, insomma, milioni di italiani dormiranno sonni ancora più tranquilli.