Rosso del conto corrente: adesso va evitato assolutamente, 2 dure stangate

Meglio fare attenzione alle uscite mensili. Ecco perché adesso il rosso del conto corrente va evitato assolutamente: sono previste queste 2 stangate

Una delle migliori cose da fare quando si possiede una certa quantità di denaro è quella di conservarla al sicuro all’interno di un conto corrente bancario. Questo ci permetterà di dover gestire una quantità troppo elevata di contanti e di poter contare su un certo grado di sicurezza.

Previste due stangate per chi ha il conto in rosso
Ecco che cosa potrebbe succedere – Trading.it

Tuttavia, anche in questo caso ci sono dei rischi, che non comprendono solamente la possibilità di truffe o di dover pagare delle tasse troppo elevate. A volte delle spese troppo eccessive possono prosciugare i nostri averi, svuotando i risparmi. Ma avere il conto corrente in rosso è una situazione va assolutamente evitata per non ricevere due pesanti stangate. Vediamo di cosa si tratta.

Previste due stangate per chi ha il conto in rosso

Avere un conto in rosso vuol dire che il correntista-debitore ha a che fare con un arretrato nel pagamento di una obbligazione da oltre 90 giorni. In questi casi sono previste delle norme piuttosto severe per il titolare che va al di sotto la linea di equilibrio. Nello specifico, il correntista potrebbe dover fare i conti con due stangate che potrebbero essere particolarmente salate.

Previste due stangate per chi ha il conto in rosso
Attenzione a non ritrovarsi con il conto corrente in rosso – Trading.it

Chi un conto corrente in rosso diventa automaticamente moroso. Questo avviene quando il titolare del conto non rispetta per tre mesi le proprie obbligazioni creditizie e quando l’importo che dovrebbe saldare è maggiore di 100 e dell’1% del totale delle obbligazioni creditizie vantante in complessivo dalla banca. Questo porta ad un segnalazione nei confronti del correntista. Ma per essere individuato come cattivo pagatore, lo sconfinamento deve essere superiore alla soglia di rilevanza, ovvero superiore ad una soglia assoluta – che è di 100 euro per i privati e di 500 per le imprese – e ad una soglia relativa (1% dell’esposizione totale).

Ma che cosa succede in questi casi? La legge prevede la possibilità da parte dell’istituto di credito di impedire al correntista di poter compiere qualsiasi tipo di prelievo, si con carta che con addebito. Ma non solo, perché i pagamenti effettuati con la carta di credito verranno respinti, mentre gli assegni saranno scoperti. In caso di spese addebitate riguardo le rate dei prestiti o le utenze, con un conto in rosso potrebbero attivarsi azioni di pignoramento da parte dei delegati. Le società energetiche, ad esempio, potrebbero procedere nei confronti del debitore con un calo di energia, mentre si potrebbe attivare una segnalazione al Crif come cattivo pagatore.

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