Pronta la rivoluzione per l’Assegno Unico, infatti, alcuni importanti requisiti cambieranno. Scopriamo insieme quali sono quelli che subiranno una modifica e cosa cambierà per l’accredito delle somme spettanti.
L’Assegno Unico è una misura studiata per essere da supporto ai nuclei familiari con figli a carico. Esso, infatti, essendo universale non richiede necessariamente la dichiarazione dei propri redditi ed è destinato alle famiglie con figli minorenni a carico o maggiorenni entro i 21 anni. Esso rinchiude in sè numerose ulteriori agevolazioni come, ad esempio, il bonus bebè o il bonus per l’asilo nido.
Da oggi, però, una nuova e grande rivoluzione cambierà per sempre tale agevolazione e nuovi importanti requisiti saranno introdotti. Ecco di quale novità si tratta e come fare per goderne al meglio. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere in merito.
Dopo una prima ondata di pagamenti, la misura dell’Assegno Unico potrebbe conoscere delle novità e subire importanti cambiamenti. Coloro che dichiarano il proprio ISEE, infatti, possono ottenere un importo più alto, commisurato alle reali condizioni economiche del nucleo familiare. La novità prevista, dunque, si inserisce proprio in questo contesto, quello dei redditi da dichiarare per l’accesso ad un importo maggiore.
Le prime voci su tale riforma sono trapelate proprio dal famoso quotidiano “Il Sole 24 ore”. Secondo le fonti in questione, infatti, il Governo starebbe maturando l’idea secondo la quale l’ISEE sarebbe utilizzato ormai per misurare la situazione economica familiare e non più solo per definire il superamento della soglia di povertà.
Dunque, il Governo sarebbe al lavoro per cercare di abbattere l’impatto della prima casa sull’Indicatore della Situazione Economica. Inoltre, si vuole rivedere il coefficiente che aumenta in base al numero dei figli a carico. In questo modo ci sarebbe una vera e propria rivoluzione nell’Assegno Unico che, finalmente, potrebbe permettere importi più alti quasi per tutti.
Stando a quanto trapelato dal Sole 24 ore, dunque, il vero obbiettivo del Governo sarebbe quello di abbattere le disparità di trattamento. L’intento, infatti, è quello di rivedere il coefficiente di calcolo tenendo conto del numero di figli a carico, in particolar modo dal terzo figlio in poi: solo in questo modo verrebbero davvero agevolate le famiglie numerose.
Inoltre, ulteriori voci di corridoio, riguardano la possibilità di semplificare le modalità di comunicazione dei dati relativi alle giacenze medie creando un canale di comunicazione diretta tra l’Agenzia delle Entrate e l’INPS.
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