Rivalutazione pensioni: sarà tra un minimo di 6 euro e un massimo di 27-30 euro, ultimo chiarimento

Rivalutazione pensioni, nel nuovo anno si andrà da un minimo di 6 euro ad un massimo di 27-30 euro. 

Anche se si sa ancora poco sulle rivalutazioni delle pensioni del nuovo anno, i pensionati non si ritroveranno con un aumento molto diverso da quello già previsto. Non sarà infatti molto consistente e solo ad alcuni soggetti spetterà l’aumento della rivalutazione al 100%.Omino, monete

Rivalutazione pensioni: sarà tra un minimo di 6 euro e un massimo di 27-30 euro, ultimo chiarimento – trading.itI soggetti che ne beneficeranno sono i pensionati che hanno una pensione di importo pari o inferiore a 4 volte il trattamento minimo, ovvero sotto i 2.271,76 euro con l’ultima rivalutazione. Loro non subiranno il “taglio” della perequazione, ovvero quella misura che ha enormemente “tassato” i titolari di pensioni medio-alte.

Rivalutazione pensioni: ultimo chiarimento e cosa dovranno aspettarsi i pensionati

I pensionati che hanno una pensione di importo sotto i 2.271,76 euro, potranno godersi al 100% la rivalutazione del prossimo anno. Questa rivalutazione si attesterà intorno all’1,1%, e comporterà un aumento che va da un minimo di 6 euro ad un massimo di 27-30 euro.

Salvadanaio, monete, foglio, tastiera
Rivalutazione pensioni: ultimo chiarimento e cosa dovranno aspettarsi i pensionati – trading.it

Questo dato è ovviamente provvisorio, dato che guarda alle ultime rivelazioni in merito all’indicatore FOI (quello che determina le perequazioni ogni anno). Per chi invece è sopra la citata soglia delle 4 volte il trattamento minimo, purtroppo non è prevista nessuna bella novità, infatti per loro scatteranno le aliquote sulla perequazione, ovvero l’applicazione di una serie di percentuali su quella della rivalutazione.

Non sono ancora note le aliquote previste ma se dovessero essere come quelle di quest’anno, si andrebbe dall’85% per chi ha una pensione tra 4-5 volte la minima, fino al 22% per chi ne ha una oltre 10 volte. Quindi l’aumento previsto sarebbe davvero poco consistente rispetto a quanto previsto originariamente con le due aliquote introdotte dalla legge 448/1998.

Infatti, se la percentuale fosse quella dell’1,1% si avrebbe un aumento che andrebbe da 15 euro a circa 35 euro, contro i possibili 25 euro e 60 euro se venisse applicato il calcolo ufficiale. Per quanto non siano pochi 620 euro circa di pensione, c’è chi vorrebbe puntare più in alto, almeno a 650 euro. Questo è quanto proposto da Forza Italia per la rivalutazione delle pensioni nel 2025.

Il tutto per potersi avvicinare alle pensioni minime di 1000 euro promesse durante la campagna elettorale. Questi aumenti però richiederebbero almeno 1 miliardo di euro per la copertura, attingendo probabilmente alle tax expenditures, che si propone di tagliare, così come nei ricavi generati dall’imposizione di un tetto massimo per i pensionati over 75.

Portare a 650 euro le minime potrebbe aiutare anche coloro che si ritrovano con la perequazione “tagliata”, anche perché il  limite di 4 volte la minima salirebbe a 2600 euro. In definitiva, tutti coloro che oggi si ritrovano tra i 2.271 e i 2.600 euro in futuro potrebbero avere la perequazione al 100%.

Gestione cookie