Se stai pensando di ristrutturare casa c’è un dettaglio che devi tenere a mente: a cosa serve l’autocertificazione e perché conviene.
Se l’idea di fare dei lavori in casa ti frulla in testa da un po’, è il momento di avere una panoramica più chiara in merito. Di tanto in tanto, infatti, potrebbe essere necessario o potremmo sentire il bisogno di fare qualche aggiusto nella nostra abitazione e, di conseguenza, occorre sapere come muoversi. Pochi sanno che in alcuni casi una semplice autocertificazione può fare la differenza e rivelarsi la scelta più conveniente: di che si tratta e come funziona?
Se è vero che non siamo degli esperti in materia, lo è anche che siamo ben consapevoli del fatto che, in alcuni casi, per procedere ad effettuare alcuni lavori occorrano dei permessi. Permessi che vanno richiesti al Comune stesso o presentazione di documenti quali Cila e Scia. La questione, però, non si limita a questo e non è così semplice come potrebbe apparire.
Parliamo oggi, infatti, dell’edilizia libera, vale a dire quei lavori che non prevedono e impongono la richiesta di permessi. Proprio il fatto che siano “esenti” da tali procedure burocratiche li rende spesso più facili da gestire e, ovviamente, ci permettono di risparmiare cifre da non sottovalutare. Ma cosa c’entra l’autocertificazione?
Partiamo dal presupposto che per edilizia libera s’intendono interventi come la sostituzione del pavimento di casa, la realizzazione di un controsoffitto, la sostituzione dell’impianto igienico-sanitario e così via. Sono in molti, a questo punto, a pensare che trattandosi di lavori per i quali non occorrono permessi, questi siano, al contempo, esclusi dalle agevolazioni fiscali. Non è così.
Anche per i lavori in edilizia libera è possibile averne accesso, ma diventa, in tal senso, essenziale l’autocertificazione. Detta in termini semplici, si tratta della dichiarazione sostitutiva all’atto di notorietà che è necessario nel momento in cui si effettuano lavori di manutenzione. E, laddove volessimo avere accesso alle agevolazioni fiscali cui accennato prima, presentarla è fondamentale.
Nell’autocertificazione, dunque, dovranno essere specificati alcuni dettagli essenziali. I dati del contribuente, ovviamente e i riferimenti all’immobile. Ma anche i tipi di intervento eseguiti e la data in cui i lavori stessi sono iniziati. Infine, bisognerà allegare la dichiarazione che sancisce che per quel tipo di interventi non è necessario alcun titolo abilitativo. Da non dimenticare di specificare la data in cui l’autocertificazione è stata redatta, prima di firmarla e farla autenticare da un pubblico ufficiale.
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