Grazie ad alcuni bonus previsti nel 2022, molti italiani potranno finalmente ristrutturare casa a costo quasi zero. Ecco di cosa si tratta e come richiederli.
Molte famiglie sognano di poter ristrutturare la propria casa vecchia e fatiscente: una spesa davvero esosa che, la maggior parte delle volte, supera le reali possibilità economiche. Per questo motivo, tali lavori vengono costantemente rimandati e, nel frangente, le case riversano in condizioni sempre peggiori.
Per questo motivo, per il 2022 sono stati istituiti tutta una serie di bonus volti ad offrire la possibilità di una ristrutturazione a costo quasi zero. Ecco di cosa si tratta e come usufruirne.
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I bonus previsti nel 2022 per ristrutturare casa: tutto quello che c’è da sapere in merito
Fino a dicembre 2024 è stato rinnovato il Bonus Ristrutturazione: esso, dunque, è previsto anche per il 2022. Tale agevolazione offre a numerose famiglie la possibilità di avviare i tanto attesi lavori di edilizia: sono permessi, infatti, sia i lavori di manutenzione ordinaria che quelli di manutenzione straordinaria.
Inoltre, esso si rivela anche un’ottima opzione per avviare i tanto attesi lavori di risparmio energetico, per riparare tubature o, ancora, per mettere in sicurezza la casa. Tale agevolazione, secondo quanto specificato dall’Agenzia delle Entrate, è rivolta ai contribuenti soggetti ad Irpef e che sostengono le spese della ristrutturazione.
In merito, i contribuenti potranno anche detrarre il 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al al 31 dicembre 2021, con un limite di 96000 euro per unità immobiliare.
Quali documenti sono necessari per richiederlo
Per richiedere tale importante bonus per la ristrutturazione della casa, sono necessari tutta una serie di documenti che dovranno essere presentati all’Agenzia delle Entrate.
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Essi sono:
- Concessioni, autorizzazioni allo svolgimento dei lavori e compatibilità con le spese ammesse al Bonus ristrutturazione;
- Domanda di accatastamento;
- Delibera dell’assemblea per l’esecuzione dei lavori, in caso di condominio;
- Dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori;
- Ricevute di pagamento dell’imposta comunale ICI-IMU laddove esse siano previste.
Infine, tale agevolazione è possibile anche per la ristrutturazione degli edifici commerciali: in questo caso la detrazione prevista spetta nella misura ridotta della metà. Tutto ciò è quanto comunicato, ad oggi, dall’Agenzia delle Entrate.