Quali previsioni e scenari legati alla guerra in Ucraina in relazione ai risparmi e chi tiene i soldi in casa? Il valore e altri dettagli da sapere al riguardo
Sono tanti gli aspetti da conoscere e da approfondire quando si parla di risparmi, con le abitudini di conservare i soldi in casa, sotto il materasso, che appaiono essere ormai lontane nella maggior parte dei casi: ma quali potrebbero essere i rischi e cosa c’è da sapere sugli scenari e sulle previsioni, legate alla guerra, circa il valore?
Tempo fa, come ben noto, era pratica diffusa conservare i soldi in casa, c’era chi li custodiva ad esempio sotto il materasso, una abitudine che anche le persone anziane, anche nonni e nonne hanno in gran parte perso, considerando che oggi vi è la possibilità dell’accredito diretto della pensione sul conto corrente ad esempio, oppure la faciltà d’uso di carte di credito, bancomat.
Ancor di più un ragionamento che vale per le persone più giovani, per le nuove generazioni che sono nati o comunque cresciuti in una società o in un mondo in cui è sempre più diffusa la pratica dei pagamenti elettronici, contactless.
Tale preferenza, come si legge nell’approfondimento di Investireoggi.it, in merito alle transazioni elettroniche, va nella direzione sia di una esigenza di tracciabilità per quel che concerne il Fisco, e a tal riguardo risulterà interessante approfondire le misure allo studio del Governo sul tema evasione fiscale, tra POS, carte, scontrini e altro ancora, sia di una sicurezza maggiore per coloro che trasferiscono denaro che, in tal modo, evitano di andarsene in giro con i contanti in tasca.
Si legge che per la medesima ragione, la direzione è di non custodire il denaro in casa, ma a tal riguardo viene spiegato che si aggiunge anche un’altra motivazione importante, ovvero riguardante il fatto che se sul conto il denaro resta tale e qualora investiti potrebbero fruttare, i contanti tenuti in casa, per così dire, sparirebbero per magia. E il riferimento di Investireoggi.it non riguarda l’intervento di eventuali ladri.
Risparmi e denaro in casa: controlli, valore dei contanti e i 3 scenari
Quando si parla di temi che riguardano a diverso livello l’economia, comprensibilmente l’attenzione di molti si accende poiché vari e diversi sono gli elementi che suscitano interesse, come nel caso dei prelievi al bancomat di soldi contanti, con tanti che si chiedono da quando non sarà più possibile prelevare allo sportello e lo scenario da conoscere.
Rispetto al tema in oggetto, come detto approfondito da Investireoggi.it, è tema noto quello dei rischi fiscali inerenti eventuali grosse somme in contanti, i quali potrebbero proprio insospettire il Fisco. C’è chi si preoccupa dei controlli su conti corrente e circa gli spostamenti in denaro, ma si legge che anche la liquidità può comportare delle conseguenze. Si pensi ad esempio, viene spiegato, a spendere denaro custodito in caso senza sapere come giustificare la relativa provenienza degli stessi.
Investireoggi.it spiega che a porre l’attenzione sul rischio del conservare i soldi sotto al materasso è il Bollettino Economico della Banca d’Italia. Come molti sapranno, l’inflazione rosicchia, per così dire, le banconote, si tratta di un rischio costante che diventa ancor più pressante in periodo, come quello che si sta vivendo, caratterizzato da grande incertezza a livello economico.
Una situazione come quella attuale, se si pensa alla questione del conflitto in Ucraina.
Si legge che gli esperti di Bankitalia si sono occupati di fare delle proiezioni eventuali circa l’inflazione nei prossimi 24 mesi, andando per l’appunto ad ipotizzare tre diversi scenari al riguardo. E anche nel caso di quello più positivo, quest’ultimo non risulta essere roseo, viene spiegato.
Provenendo da anni di inflazione bassa o anche negativa, si pensi al 2020, la tendenza risulta essere ancora più anomala, e dunque nel caso di una mancata riflessione circa un’inversione di rotta, molti potrebbero farsi trovare non preparati.
Investireoggi.it sottolinea che il bollettino BdI ha stimato il calo di valore di 10 mila euro causa inflazione, rispettivamente bassa, media e alta. Il tutto va messo in relazione con quelli che potranno essere gli eventuali sviluppi per quel che riguarda il conflitto in Ucraina.
Qualora vi fosse un accordo subito tra Russia e Ucraina, in quello che dei tre è lo scenario ottimistico, il carovita 2022 potrebbe assestarsi al 4 per cento nel 2022 e calare all’1,8% nel 2023. Nel secondo scenario, quello di conflitto prolungato, il costo della vita potrebbe crescere del 5,6% nei successivi mesi e del 2,2% l’anno prossimo. Nello scenario peggiore, dove viene prevista una eventuale interruzione delle forniture del gas russo, l’inflazione sfiorerebbe l’8 per cento nel 2022 e potrebbe calare di un altro 2,3% l’anno prossimo.
Per meglio chiarire l’idea della perdita, nel terzo scenario quelli che lo scorso anno erano 10 mila, nell’anno attuale diventerebbero 9200, e all’incirca 8.990 nel 2023. Il riferimento chiaramente va al potere d’acquisto dei contati, poiché il valore nominale resta di 10 mila euro ma, nei fatti, avrebbero un minor valore in relazione alla spendibilità.
Questi, alcuni dettagli al riguardo. Ad ogni modo è bene ed opportuno che ciascuno si informi ed approfondisca i diversi temi così da chiarire ogni eventuale dubbio e conoscere nel maggiore dettaglio i vari elementi, anche mediante un confronto con esperti del campo e professionisti del settore.