Dal 3 gennaio partirà anche in Italia la risintonizzazione del digitale terrestre anche se non riguarderà tutti: ecco quali sono le Regioni interessate e quali, invece dovranno ancora attendere.
Dal 3 gennaio partirà ufficialmente la risintonizzazione delle frequenze del digitale terrestre. Questo processo, che era stato già annunciato da mesi, partirà in modo graduale: non interesserà tutta Italia da subito, ma solo poche Regioni alla volta.
Ecco chi dovrà procedere con la risintonizzazione e quale procedura dovranno compiere gli italiani che desiderino continuare a godere dei propri programmi televisivi preferiti.
Risintonizzazione del digitale terrestre: ecco in quali Regioni si comincia
Secondo quanto previsto dal Ministero dello Sviluppo Economico a partire dal 3 gennaio ci sarà la riorganizzazione delle frequenze tv sul digitale terrestre. Tale evento non interesserà tutta Italia da subito: piuttosto, sarà un processo graduale che vedrà coinvolte poche Regioni per volta.
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A partire dal 3 gennaio e fino al 9 marzo saranno interessate le seguenti Regioni:
- Piemonte;
- Lombardia;
- Valle d’Aosta;
- La provincia di Piacenza;
- La provincia di Trento;
- La provincia di Bolzano.
Tutti gli abitanti di queste zone dovranno, dunque, dotarsi a brevissimo di un nuovo digitale terrestre o di un apparecchio compatibile con le nuove frequenze.
Quando toccherà agli altri
Dopo le Regioni precedentemente elencate il processo non si fermerà. Infatti, dal 9 febbraio al 14 marzo toccherà anche a:
- Veneto;
- Provincia di Mantova;
- Friuli Venezia Giulia;
- Emilia Romagna
Dal primo marzo al 15 maggio sarà, poi, la volta di:
- Sicilia;
- Calabria;
- Puglia;
- Basilicata;
- Marche;
- Abruzzo;
- Molise
Le ultime Regioni interessate da questo processo vedranno il suo realizzarsi dal primo Maggio al 3o Giugno. Esse saranno:
- Liguria;
- Toscana;
- Umbria;
- Lazio;
- Campania
Il passaggio al DVB-T2
Con molta probabilità, a partire dal 1° gennaio 2023 sarà eseguito il completo switch-off verso lo standard DVB-T2. In parole povere, tutti gli apparecchi che non supporteranno le nuove frequenze smetteranno completamente di funzionare e di ricevere i canali.
Ci sono numerose modalità per verificare che il proprio apparecchio sia o meno compatibile con il nuovo standard. A prescindere, esso deve essere stato acquistato a partire dal gennaio 2017: da quella data in poi, infatti, tutti gli apparecchi dovrebbero essere compatibili.
Qualora, invece, foste ancora in dubbio potreste controllare dal telecomando le specifiche tecniche del televisore in questione: esso dovrà essere dotato di tuner DVB T2 con la codifica HEVC a 10 bit.