Si può rinunciare al canone Rai? In alcuni casi sì, ormai le persone preferiscono le piattaforme streaming e dicono addio alla tv tradizionale
Le abitudini di consumo televisivo sono cambiate radicalmente: dall’arrivo dello streaming è innegabile una diminuzione repentina di share sulla tv tradizionale. Programmi vecchi e stantii che si ripetono, sempre gli stessi volti, e fiction di livello mediocre: l’offerta televisiva annoia ormai la gran parte del pubblico e rimane uno strumento preferito per gli anziani che non sono riusciti a simpatizzare con lo sviluppo tecnologico.
La diffusione di piattaforme di streaming come Netflix, Amazon Prime Video e Disney+ ha invece portato molte persone a preferire contenuti on-demand rispetto alla programmazione tradizionale offerta dai canali televisivi, e il dato inizia a farsi sentire. Il fatto è che la fruizione massiva del catalogo Netflix impone al colosso di operarsi a trovare sempre proposte nuove ma di livello, chiedendo un contributo economico mensile maggiore agli spettatori.
Se prima era possibile pagare più abbonamenti, ad oggi invece risulta veramente difficile: si deve fare una scelta, e mentre cresce l’interesse per questi servizi, si discute sempre più su come risparmiare, facendo riferimento al canone Rai, obbligatorio in Italia per chiunque possieda un televisore. Come fare?
Come rinunciare al canone Rai per puntare solo al pagamento delle piattaforme streaming
Molti consumatori, consapevoli della possibilità di evitare questa spesa, si stanno informando su come rinunciare legalmente al pagamento del canone RAI, destinando così i 70 euro annuali canonici all’abbonamento a servizi di streaming più moderni e personalizzabili, che offrono anche contenuti più interessanti. La legge italiana, infatti, riconosce questo diritto, ma solo a patto che si rispetti una condizione ben precisa: non possedere un apparecchio televisivo idoneo a ricevere il segnale TV.
Per dichiarare l’assenza del televisore, è necessario compilare e inviare un’autocertificazione all’Agenzia delle Entrate, definita ‘dichiarazione sostitutiva’. In caso di false dichiarazioni attenzione: le sanzioni possono essere elevate! Una volta inoltrato il modulo online o tramite la raccomandata, bisognerà rinnovare la dichiarazione annualmente altrimenti scatterà nuovamente il pagamento per l’anno successivo. Rinunciare alla Rai per Netflix è quindi una scelta legale e può rappresentare un risparmio per chi non possiede una TV.
I consumatori hanno diritto a scegliere dove destinare il proprio denaro, purché seguano le procedure previste dalla legge: un tablet, o un pc, saranno perfetti per l’utilizzo di Netflix e altre piattaforme, ma si dovrà rinunciare al televisore altrimenti per legge si sarà costretti a pagare il canone. Nel caso in cui in casa è presente un ultra 65enne con una pensione che non supera gli 800 euro, allora si potrà evitare il pagamento del canone anche con il possesso di un televisore.