Sul tema rinnovabili, chi ha venduto energia pulita extra, producendo di più rispetto ai consumi, dovrà restituire il denaro allo Stato
Il tema rinnovabili riguarda aspetti importanti e dalle grande rilevanza, dal momento che sempre più soggetti si rivolgono alle fonti rinnovabili: nel dettaglio, un aspetto particolare che si lega al decreto sostegni, ecco di cosa si tratta.
L’energia eolica ed il fotovoltaico sono tra le fonti rinnovabili maggiormente scelte ed impiegate, tanto nell’uso domestico che imprenditoriale. E, come spiega Orizzontenergia.it, di recente negli ultimi anni vi è stato un boom. In virtù dei tanti incentivi che son arrivati dallo Stato al fine di poter agevolare in ottica installazione e mantenimento. Circa i costi.
Dunque, anche varie aziende di varie dimensioni hanno usufruito delle misure per poter sfruttare il fotovoltaico, in modo tale da abbattere i costi di utenza. In alcuni casi, si legge, è successo che si andava a produrre maggior energia pulita rispetto a quella consumata. C’è chi ha venduto energia pulita ma in merito vi sono delle cattive notizie. Dal momento che, come spiegato, pare che chi abbia prodotto troppa energia pulita facendo dei guadagni extra dalle vendite, dovrà rendere i soldi allo Stato.
Rinnovabili, da restituire i guadagni legati all’energia venduta
Tanti e diversi gli elementi che possono destare attenzione e suscitare interesse quando si parla di Rinnovabili: si pensi ad esempio agli alberi solari e ai vantaggi ad essi associati che non tutti ancora conoscono.
Tornando al tema in oggetto, pare che vi siano brutte notizie per gli imprenditori i quali abbiano guadagnato ingenti somme di denaro mediante la vendita di energia pulita, prodotta in più rispetto a quanto consumato.
Si legge in tal senso del caso Rodaro, un imprenditore agricolo, il quale, un mese ha avuto una PEC in cui veniva comunicato, da parte del Gestore Servizi Energetici, che l’impianto rientrasse all’interno del perimetro del decreto sostegni Ter.
In sostanza, viene spiegato, lo Stato ha stabilito che per determinati impianti, inerenti le fonti di energia rinnovabile: è il caso dell’eolico e dell’idroelettrico, così come per quanto riguarda il fotovoltaico, a dover essere resi sono i guadagni legati all’energia pulita venduta in questi anni.
Ciò, però si spiega, non si lega a tutti gli impianti. Ma soltanto a coloro che hanno venduto l’energia ad un costo pari rispetto all’attuale prezzo di mercato. Vale a dire, all’incirca dieci volte maggiore rispetto a quello medio degli ultimi dieci anni. Nel caso specifico del suddetto imprenditore, il prezzo sembrerebbe pari a centomila €. Ma viene spiegato che questo non sarebbe il solo caso. Una PEC analoga sarebbe stata ricevuta anche da altri imprenditori i quali avrebbero investito su impianti idroelettrici prima del 2010.
Del caso dell’imprenditore Rodaro si può leggere anche su Rainews.it – TgR Friuli Venezia Giulia. Dove per l’appunto si legge che è stato stabilito da parte dello Stato che qualora una azienda con determinati impianti rinnovabili, abbia venduto energia all’attuale prezzo di mercato, 10 volte in più rispetto a quello medio degli ultimi dieci anni, dovrà restituire il denaro.
In sintesi, vi dovrà essere la restituzione di centomila € e più da ottobre. Si legge poi che la medesima PEC è arrivata nello stesso giorno anche ad una azienda: Cerealicola Di Manzano.