C’è una strategia marketing adottata da molti supermercati che produce rincari sul vino. Si tratta di un metodo chi produce un esborso maggiore per i clienti.
Ormai la maggior parte delle persone fa la spesa recandosi al supermercato. Gli esercenti della grande distribuzione organizzata adottano alcuni trucchetti di marketing, mediante i quali i clienti spendono inconsapevolmente più soldi.
Sicuramente molte persone conoscono alcune strategie di marketing adottate dai supermercati. Ma c’è ancora chi è completamente all’oscuro dei trucchetti di cui si avvalgono i supermercati, per far spendere qualche soldo in più ai clienti.
Non si tratta di truffe o di raggiri, ma semplicemente di pubblicità e di strategie che servono ad attirare il cliente a fare la spesa presso quel supermercato.
Quando ci rechiamo in un supermercato per effettuare acquisti, potremmo essere “vittime” di strategie di marketing ben studiate per incentivare i clienti all’acquisto. In questo modo, il cliente spendere ha più soldi rispetto a quanto previsto, portando a casa anche prodotti non indispensabili.
Gli esperti di strategie di marketing sanno che l’impatto visivo è fondamentale, quando si vuole attirare l’attenzione di un cliente e, dunque, di un possibile acquirente. Per questo motivo, si cerca di rendere il più possibile visibili i prodotti sugli scaffali. Dopotutto la concorrenza è alta e, per i produttori, è necessario farsi individuare facilmente dal cliente.
In ogni caso, esiste un trucco adottato dalla maggior parte dei supermercati che interessa una delle bevande alcoliche più apprezzate dagli italiani: il vino.
Generalmente la disposizione delle bottiglie di vino sugli scaffali dei supermercati è studiata in maniera tale da favorire la vendita dei prodotti che costano di più.
Per questo motivo, può essere utile conoscere questo piccolo trucchetto relativo alla distribuzione delle bottiglie.
Nella maggior parte dei casi, i vini più pregiati e costosi hanno un packaging di tutto rispetto. In genere queste bottiglie, infatti, sono contenute in teche di legno che danno l’idea di un prodotto di qualità, artigianale che richiama le enoteche.
Per questo motivo molti, clienti sono attratti da tale sezione e tendono a preferire tali categorie di prodotti ad altri. Generalmente, questi marchi hanno costi più elevati rispetto ai competitor.
Ma come spesso accade, qualche scaffale più in là sono presenti i prodotti più economici, proposti con una modalità molto più semplice e meno accattivante.
Va detto, nella maggior parte dei casi, questi prodotti più economici sono anche meno pregiati. Tuttavia, ci sono le dovute eccezioni. Ci stiamo riferendo a marchi poco noti, che producono vini di buona qualità ad un prezzo più accessibile.
Dunque, al prossima volta che vi recate a fare acquisti in un supemercato provate a non cadere nella trappola di marketing sul vino.
Attenzione a DSU e ISEE perché forse state pagando più del dovuto le bollette di…
Saranno in molti a riceverlo. Arriva il bonus 1500 euro ai figli: lo Stato vuole…
Arriva una buona occasione per i liberi professionisti. Con il Bonus 100 euro, le partite…
La pensione potrebbe corrispondere alla metà dell'ultimo compenso percepito. Di cosa bisogna essere al corrente…
Nel 2025 arriverà il tanto atteso bonus badanti. Gli importi sono interessanti, ma i requisiti…
Tramite una circolare pubblicata da poche ore, l’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti sul Bonus Natale…