Cashback 2.0 potremmo definirlo, o forse più semplicemente una bella novità. Perché di sicuro il rimborso immediato sul conto farà contenti molti cittadini. Scopriamo il nuovo progetto del Governo.
L’era del cartaceo sta inesorabilmente andando verso la fine. La dematerializzazione di molti documenti è già in atto, così come di tante procedure che hanno lo scopo di velocizzare le pratiche. Non si può negare che il sistema funziona. Finalmente, grazie alla tecnologia, gli italiani stanno sperimentando quella che vuol essere una “sburocratizzazione” a vantaggio di tutti. Il Cashback è uno dei tasselli.
Fino ad oggi – e tutt’ora – il cashback viene visto come un incentivo promozionale. Di fatto, lo è. Una realtà, commerciale ma anche di diverso tipo, “ricompensa” l’utente fruitore con un ritorno di soldi. Per coloro che sono abituati agli acquisti online non è una novità, ma un bel vantaggio. Altri l’avranno conosciuto grazie al Governo Conte ma anche a Poste Italiane. Spendendo soldi presso determinati esercizi – e solo con carta o bancomat – si ha un piccolo “guadagno”. Ovvero, una parte dei soldi spesi viene riaccreditata sulla carta o sul conto.
Il cashback, almeno dal punto di vista politico, è servito a incentivare i pagamenti elettronici, e dunque più tracciabili rispetto ai contanti. Agli italiani, però, è piaciuto. Ecco che allora in molti saranno felici di sapere che è al vaglio un nuovo tipo di cashback.
L’idea in esame al Governo è semplice e la volontà di realizzarla è molto forte. Anche se da alcune parti sono arrivate forti critiche, sembra che alla fine il nuovo cashback prenderà vita. Se tutto va bene, forse entro la fine di questo 2022, o agli inizi del 2023. Per il momento viene chiamato “cashback sanitario” ma probabilmente otterrà anche un nuovo nome.
Per adesso, infatti, il cashback verrebbe applicato alle spese sanitarie. Chi in sede di dichiarazione dei redditi riscatta la detrazione del 19% potrà finalmente “cestinare” scontrini e fatture cartacee. Con questa modalità tutta nuova, infatti, potrà riavere “subito” indietro il 19% su una spesa effettuata per prestazioni o acquisto di medicinali. Senza aspettare di produrre tutta la documentazione in sede appunto di dichiarazione dei redditi.
La viceministra dell’Economia, Laura Castelli, all’AGI, spiega tutti i lati positivi di questo progetto: “i contribuenti avranno davvero il diritto a ottenere quello che gli spetta in maniera semplice. E poi è un modo per continuare a utilizzare quello che abbiamo costruito sul piano digitale sul Fisco“. Dovrebbe dunque avverarsi in toto il progetto del M5s, che da sempre ha proposto questo genere di meccanismo in grado sia di incentivare il denaro digitale che ad avvantaggiare economicamente le famiglie.
Il Cashback di Stato si è rivelato un ottimo “test”. Anche il prossimo cashback sanitario, o come si chiamerà, è destinato ad essere una prova. Se tutto andrà bene, potrà essere esteso a tutti i tipi di pagamento. E incentivare gli italiani a dotarsi di SPID. L’identità digitale è una realtà che sta semplificando tantissimo il rapporto tra Enti, Amministrazioni e cittadini. La speranza, dunque, è che anche il nostro Paese, finalmente, cavalchi l’onda dell’evoluzione tecnologica e ne tragga ampio vantaggio.
La pensione potrebbe corrispondere alla metà dell'ultimo compenso percepito. Di cosa bisogna essere al corrente…
Nel 2025 arriverà il tanto atteso bonus badanti. Gli importi sono interessanti, ma i requisiti…
Tramite una circolare pubblicata da poche ore, l’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti sul Bonus Natale…
In arrivo due piccoli aiuti, ma comunque significativi. Ecco chi potrà usufruire del Bonus bebè…
Perché gli ETF piacciono agli investitori di Titoli di Stato e perché sono così ‘comodi’…
L’INPS chiarisce una volta per tutte la questione riguardante l’indennità di accompagnamento e il ricovero…