Rimborso rata Imu, sorridono i proprietari di casa: ecco perché

Questione Imu per proprietari con inquilini morosi, le ultime novità in merito alle possibilità di esenzione e rimborso.

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Imu (Adobe)

Gli ultimi aggiornamenti da parte dell’esecutivo guidato da Mario Draghi, sfociati nel Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, datato 30 settembre 2021 affrontano il tema dei rimborsi riguardanti la prima rata dell’ Imu per l’anno 2021. Il provvedimento va chiaramente incontro alle esigenze dei proprietari di immobili con problemi di inquilini morosi o che hanno addirittura abusivamente occupato casa. La norma, in questo senso appare molto chiara anche se spesso in certi casi potrebbe arrivare il parere negativo in merito a specifiche situazioni da parte della Corte di Cassazione.

La norma, nello specifico, prevede l’esenzione del versamento Imu per l’anno 2021. Ciò in relazione ad un eventuale immobile posseduto e concesso in locazione ad uso abitativo. Ottenuta in proprio favore l’emissione di una convalida di sfratto per morosità entro la data del 28 febbraio 2020, il requisito sarà raggiunto. La concessione in questione è stata estesa in questa fase, e questa è una novità, anche a quanti abbiano ottenuto lo stesso titolo di morosità anche successivamente al 28 febbraio 2020. In questo caso parliamo di esecuzione sospesa fino al 30 settembre o fino al 31 dicembre dello scorso anno.

Rimborso rata Imu: cosa succede nel caso in cui sia già stato effettuato il primo pagamento

Considerata la possibilità, inoltre, per chi ha già versato la prima rata Imu 2021 ma rientra nella fattispecie tra coloro che avrebbero diritto all’esenzione, di ottenerne il rimborso. Questo perchè si  considera il fatto che la pubblicazione della norma è avvenuta successivamente alla scadenza del primo versamento Imu. Per ottenere il rimborso in questione è necessario presentare precisa istanza al Comune dove è ubicato l’appartamento concesso in locazione. Da comunicare, oltre alle generalità del contribuente in questione ed ai dati specifici dell’immobile, anche una serie di altre informazioni.

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Tra le informazioni da fornire al Comune di competenza, in merito all’immobile in locazione bisogna considerare i seguenti elementi: “a) possesso dell’immobile;  b) concessione dello stesso in locazione a uso abitativo;  c) estremi del provvedimento con cui è stata ottenuta una convalida di sfratto per morosità entro il 28.2.2020, la cui esecuzione è sospesa sino al 30.6.2021 oppure una convalida di sfratto per morosità successivamente al 28.2.2020, la cui esecuzione è sospesa fino al 30.9.2021 o fino al 31.12.2021;  d) estremi del versamento della prima rata o dell’unica rata dell’Imu riferita all’anno 2021;  e) importo di cui si chiede il rimborso;  f) coordinate bancarie.”

Vincenzo Nasini, Presidente di Ape Confedilizia Genova, Vice Presidente Nazionale di Confedilizia e Presidente Nazionale del Foro Immobiliare in merito agli ultimi provvedimenti presi dal Governo in merito alla possibilità di esenzione per proprietari di immobili con inquilini morosi o di rimborso ha cosi dichiarato: “Sarà poco ma almeno è esclusa anche la beffa di dover pagare imposte su canoni non percepiti per un immobile sottoposto a blocco sfratti e quindi indisponibile in molti casi anche da due anni.”

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