Rimborso 730 senza sostituto, la verità: perché il bonifico dell’Agenzia delle Entrate non arriva

Quando arriva il rimborso 730 senza sostituto da parte dell’Agenzia delle Entrate con bonifico diretto su conto corrente? Ecco tutte le date.

rimborso 730 tra poco non arriverà più per chi ha debiti
rimborso 730 tra poco non arriverà più per chi ha debiti

Un Lettore chiede agli Esperti di Trading.it, perché il bonifico dall’Agenzia delle Entrate relativo al 730 non è ancora arrivato.

Bisogna precisare che i contribuenti che hanno scelto il rimborso scaturito dal modello 730 senza sostituto, quindi, direttamente dall’Agenzia delle Entrate, le regole e le date di pagamento sono diverse da chi opta il rimborso IRPEF in busta paga.

Infatti, in linea generale il rimborso 730 nel cedolino dello stipendio è erogato nella prima data utile, di solito luglio. La situazione si complica per chi ha inviato la dichiarazione dei redditi senza sostituto d’imposta che anticipa il rimborso. Vediamo i tempi di pagamento dell’Agenzia delle Entrate.

Rimborso 730 senza sostituto, perché il bonifico dell’Agenzia delle Entrate non arriva?

Il modello 730 è inviato senza sostituto di imposta quando non si ha il datore di lavoro (ad esempio disoccupati). Per ricevere l’accredito da parte dell’Agenzia delle Entrate sul conto corrente bancario o postale, il contribuente deve comunicare le coordinate IBAN all’ente. La comunicazione deve essere effettuata telematicamente attraverso il servizio dedicato dell’AdE.

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Nello specifico l’IBAN può essere comunicato tramite Fisconline o tramite l’apposito modulo scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate e inviarlo tramite PEC. In quest’ultimo caso il modulo deve essere scaricato e firmato digitalmente, allegando al messaggio PEC. Qui, l’elenco completo delle mail – PEC degli uffici.  Oppure, è possibile presentare il modulo compilato e firmato, direttamente all’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate di appartenenza. È possibile scaricare qui il Modello di richiesta accreditamento rimborsi fiscali

Le date di pagamento

L’Agenzia delle Entrate, se l’importo non supera i 1.000 euro, eroga il rimborso direttamente con accredito su conto corrente dal 15 al 22 dicembre. Se il contribuente non ha comunicato le coordinate bancarie, ma ha scelto il bonifico domiciliato, il pagamento può ritardare fino a gennaio. Controlli del Fisco: come capire se c’è un accertamento in corso e cosa fare per rimediare

Invece, se l’importo è compreso tra i 1.000 euro e 4.000 euro, l’accredito può slittare fino a marzo.

L’errore più comune  che fa slittare il pagamento oltre i tempi, consiste quando le coordinate bancarie comunicate dal contribuente sono errate. In questo caso l’Amministrazione finanziaria invia una comunicazione al contribuente contenente l’importo del rimborso da incassare allo sportello postale.

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