Il 2022 si appresta ad essere un anno più che convincente sotto il profilo dei provvedimenti dello Stato a tutela del cittadino. Tutti i dettagli.
Il 2022 si prospetta un anno molto interessante in base a quelle che dovrebbero essere una serie di attente previsioni in merito a dinamiche riguardanti pensioni, bonus, ammortizzatori sociali e quant’altro. Lo Stato attento alle dinamiche che quindi toccano il cittadino farebbe in modo di sostenere ancora una volta il reddito di quest’ultimo. Fare in modo che arrivino ove possibile più soldi, fare in modo che siano assolutamente indolori i tagli eventuali. Insomma quest’anno potrebbe davvero essere nato sotto una buona stella per i contribuenti italiani. Lo Stato potrebbe riservare come anticipato interessanti sorprese.
Il ricalcolo previsto delle pensioni erogate dall’Inps potrebbe portare all’aumento in alcuni casi degli assegni mensili erogati agli italiani. L’operazione potrebbe avvenire generalmente dietro sollecito da parte del contribuente, ma non è detto. In alcuni casi l’ente preposto potrebbe addirittura in automatico inviare la differenza al cittadino in questione senza alcun bisogno di richiesta e quant’altro. La cosa migliore, in questi casi è quella di chiedere informazioni presso un patronato. In quel contesto il cittadino potrà chiarire ogni dubbio e conoscere al meglio la propria posizione in quel preciso momento.
I pensionati Inps, in questa fase, quindi, non dovranno fare altro che leggere minuziosamente i propri accrediti di pensione con relativi estratti conto e comprendere al meglio se persistono o meno errori eventuali di calcolo. In quel caso, considerato che la stessa Inps si appresterà a liquidare una serie abbastanza consistente di arretrati, dovrà rivolgersi ad un esperto che possa in qualche modo comunicare all’ente stesso la presenza degli errori eventuali e di conseguenza chiederne conto. Il pensionato, insomma, deve essere in ogni caso sempre ben vigilie a badare alle proprie some per cosi dire. In alternativa può sempre rivolgersi alla stessa Inps per chiedere eventualmente di essere rimborsati.
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In base a quanto è riportato nell’articolo 38 del Decreto legislativo 98/2011 “l’eventuale diritto agli arretrati vale unicamente per il triennio precedente alla domanda. In sostanza, al pensionato l’INPS accrediterà i ratei maturati nei 3 anni immediatamente precedenti all’invio della segnalazione”. Si puà avere insomma la possibilità di usufruire di ben tre anni di arretrati. Nel caso specifico, come anticipato e suggerito in precedenza l’azione migliore da svolgere è quella del controllo. A quel punto il parere di un esperto può facilmente portare ad una risoluzione positiva di tutta la situazione. La possibilità di ricevere arretrati dall’Inps per errori di calcolo passati rappresenta uno scenario più che positivo per i contribuenti italiani.
Gli italiani, insomma, potrebbero per una volta ricevere un buona notizia dai patronati. Potrebbero ricevere dei soldi piuttosto che doverne sborsare. Potrebbero di colpo vedere aumentato il proprio assegno mensile, perchè no, l’errore, in quei casi, è sempre dietro l’angolo. Il Fisco, l’Inps, sempre precisi e puntuali spesso possono commettere errori, questo genere di errori insomma. Scoprirli e risolverli, per il cittadino rappresenta una gran bella soddisfazione.
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