La Riforma delle pensioni è al centro dei programmi elettorali della maggior parte dei partiti. Ecco cosa propone il centrodestra.
Quali sono le proposte di Forza Italia sulla futura Riforma delle pensioni? Cosa ne pensa Silvio Berlusconi?
In seguito alle dimissioni di Mario Draghi, sono state fissate per il 25 settembre le prossime elezioni politiche. Si tratta di un appuntamento di fondamentale importanza, perché da esso dipenderanno le sorti del nostro Paese.
I partiti impegnati nella campagna elettorale sono ben consapevoli dell’importanza di questo momento politico e, dunque, sono alla ricerca di consensi. A tal fine, hanno presentato i propri programmi, ponendo al centro dell’attenzione temi particolarmente cari agli elettori, in particolare quello della Riforma delle pensioni.
Cosa ha proposto, in particolare, Forza Italia? Quali mosse bisogna aspettarsi se sarà la compagine di Silvio Berlusconi ad uscire vittoriosa dalle urne?
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Riforma pensioni: perché è necessaria
Il tema delle pensioni è quello che sta maggiormente animando il dibattito tra le coalizioni che si contendono la guida del Paese.
Le proposte sono partite dagli ultimi dati pubblicati dall’INPS, che hanno evidenziato le difficoltà di molti strumenti pensionistici e la necessità di una Riforma delle pensioni strutturale. L’attuale sistema pensionistico, infatti, presenta numerosi punti interrogativi. Una delle preoccupazioni più diffuse riguarda, sicuramente, il possibile rischio di un ritorno totale alla Legge Fornero, nel 2023. Per questo motivo si attende un’innovazione organica e definitiva.
Da qui nasce la necessità di un Esecutivo serio e stabile, in grado di avviare le trattative con le parti sociali ed assicurare un sistema previdenziale moderno ed efficace. Ed i partiti sono ben consapevoli di tale responsabilità.
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Aumento di tutti gli assegni: la proposta di Silvio Berlusconi
Sono varie le idee espresse da Forza Italia, in relazione ad una possibile Riforma delle pensioni. Cosa bisogna aspettarsi da questo partito, in caso di vittoria alle elezioni? Innanzitutto, si deve ricordare che la coalizione di centrodestra ha inserito, tra i punti del proprio programma elettorale, un “innalzamento delle pensioni minime, sociali e di invalidità”, insieme ad una incrementata “flessibilità in uscita”.
Nel dettaglio, il partito capeggiato da Silvio Berlusconi ha espresso la volontà di assicurare una pensione minima di 1.000 euro a tutti i contribuenti. La proposta è stata accolta con enorme entusiasmo anche dal leader della Lega, Matteo Salvini, alleato di Silvio Berlusconi. Salvini ha avanzato anche la richiesta di una Quota 41 per tutti i lavoratori.
Sulla reale possibilità di tradurre queste idee in fatti concreti ci sono ancora molte perplessità. La più preoccupante è, senza dubbio, quella relativa all’aspetto economico. In base alle prime stime, infatti, la pensione minima a 1.000 euro e Quota 41 costerebbero allo Stato circa 30 miliardi all’anno.
Per il momento, si tratta semplicemente di proposte e, fino a quando non si scopriranno gli esiti delle elezioni, rimarranno tali. Solo dopo il 25 settembre si sapranno le reali intenzioni della coalizione scelta per guidare il Paese per i prossimi anni e quali misure verranno adottate per il settore previdenziale. Si spera che la Riforma delle pensioni resti in cima alle priorità del nuovo Esecutivo.