Dopo il via della Camera, la Riforma Fiscale è in dirittura di arrivo e gli italiani potranno finalmente dire addio ad alcune tasse. Ecco quali finalmente non dovremo pagare più.
Dopo tanto lavoro da parte del Governo, finalmente la tanto attesa Riforma Fiscale sta per diventare realtà e il nostro complesso sistema sta per essere cambiato e subire numerose ed importanti modifiche. Il Cdm, infatti, dovrebbe approvare il tutto entro la pausa di agosto. Numerose saranno le cose che cambieranno con tale approvazione e nulla sarà più come prima.
Ecco quali saranno le tasse a cui potremo dire addio e che non dovremo pagare mai più. Scopriamo insieme tutto quello che è stato previsto per non arrivare impreparati all’approvazione. Ecco cosa c’è di importante da sapere.
Addio tasse con la Riforma Fiscale! Molte non le pagheremo mai più
I lavori circa l’attesa Riforma Fiscale puntano alla necessità di eliminare quelle che vengono definite “microo-tasse” e riguarda e imposte, i diritti e le tasse erariali e territoriali di cui non si tiene più il conto e che si sono succedute nel tempo in modo disarmonico. In questa ottica, ci sono molte imposte che finalmente non andranno più pagate e che finalmente potremo dimenticare.
Stiamo parlando di: superbollo, tassa di laurea, tasse di pubblico insegnamento, imposta sugli intrattenimenti, maggiorazione del tributo comunale sui rifiuti, tassa regionale di abilitazione all’esercizio professionale, addizionale regionale sui canoni per le utenze di acque pubbliche e diritti di licenza sulle accise.
Tale pacchetto di tributi ha un valore di circa 100 milioni di gettito e che impegnano all’incirca un miliardo di imposte pubbliche. Scopriamo nel dettaglio cosa sarà definitivamente tagliato secondo il progetto del Governo che a breve potrebbe diventare realtà.
Ecco cosa sarà tagliato a breve
La bozza della tanto attesa Riforma fiscale contiene un elenco di tasse minori che a breve forse non pagheremo mai più. Esse sono contenute nel capitolo riguardante le semplificazioni e sono in questo modo elencate:
- La tassa sul biliardino;
- Quella laurea;
- Le tasse di pubblico insegnamento;
- L’imposta sugli intrattenimenti;
- Maggiorazione del tributo comunale sui rifiuti;
- Tassa regionale di abilitazione all’esercizio professionale;
- Addizionale regionale sui canoni per le utenze di acque pubbliche;
- Diritti di licenza sulle accise;
- Imposta erariale sui voli dei passeggeri di aerotaxi e sugli aeromobili privati;
- Contributo sulle emissioni di anidride solforosa e ossidi di azoto;
- Regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili.
Oltre a quelle appena menzionate, nella strategia di lungo periodo del governo ci sono decine di altre imposte da abolire. La lista di proscrizione che la maggiorazione ha compilato è piuttosto lunga e a breve potrebbero aggiungersene anche delle altre.