La tanto attesa riforma del catasto dovrebbe arrivare a breve. Attesa da svariati anni, non troverà troppi sorrisi tra gli italiani.
Alla fine arriverà la riforma del catasto, invocata da anni dalle maggioranze che nel tempo si sono alternate in Parlamento. Non sarà certo tutta rosa e fiori, alcune anticipazioni parlano già di parametri Isee e Tari in aumento che ovviamente andranno a gravare su tutti i cittadini italiani. Il tutto dovrà servire per snellire determinate pratiche, facilitare le dinamiche che generalmente riguardano questo ente. Una riforma più che opportuna secondo molti per una istituzione ferma a molti decenni fa.
Secondo molti ci sarà una impennata dell’Imu nel passaggio ai metri quadri per il calcolo dei vani. Ovviamente parliamo di seconda casa. Il tutto comporterà un aumento degli Isee dei proprietari di casa che rischierebbero in questo modo di uscire dall’ottica dei bonus e degli aiuti statali. Certo non il massimo per i cittadini italiani in un momento già tanto delicato per l’intera economia. La riforma certo andrà a snellire la burocrazia, questo è più che probabile ma graverà sui bilanci dei cittadini.
I principi fondanti della riforma attesa per il catasto
La riforma del catasto tanto attesa, come anticipato dovrebbe poggiare le sue basi su pochi principi fondanti che andremo di seguito ad elencare:
- La rivalutazione dei valori catastali che si avrà con il passaggio rendite ai valori medi di mercato: calcolati applicando un algoritmo ai valori calcolati ogni 6 mesi dall’Omi (Osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle Entrate);
- Calcolo del valore dell’immobile con in metri quadri escludendo il conteggio per vani
- Semplificazione categorie catastali: non più signorili, civili, economiche e popolari (A1, A2, A3, A4), ma soltanto immobili ordinari (O) e speciali (S).
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In conclusione la riforma del catasto porterebbe ad un impatto piuttosto importante nei confronti dell’Imu. Il calcolo della tassa sulla seconda casa dovrebbe salire del 128%. Un incremento che tradotto in cifre comporterà un aumento non da poco per tutte le famiglie italiane rispetto agli anni precedenti. La riforma sta arrivando insomma, ma a questo punto chissà se ne saranno davvero tutti felici.