Il Presidente americano Biden starebbe perfezionando una capital gain tax che colpirà duramente la grande ricchezza. Wall Street trema.
Le indiscrezioni di Bloomberg e del New York Times lasciano adito a pochi dubbi: l’Amministrazione Biden ha intenzione di tassare la ricchezza per reperire risorse e finanziare i programmi pubblici di investimento.
Nello specifico, si parla di raddoppio della tassa sui capital gains, la quale passerebbe dal 23,8% al 43,4% in media (che lieviterebbe al 50% per i numerosi paperoni di California e Stato di New York).
Dow Jones e Nasdaq hanno già risentito di quelle che per ora sono solo rumors molto attendibili. Se Wall Street trema, trema anche l’economia americana e la finanza internazionale. Eppure quella di Biden non è una mossa avventata e pregiudiziosa, e ha delle motivazioni precise.
La strategia degli investimenti pubblici e il contributo della grande ricchezza
La lotta di classe è arrivata in America, dunque? Non esattamente. La misura è necessaria per finanziare l’annunciato American Families Plan del valore di 1 trilione di dollari. Il piano è teso a migliorare l’assistenza sanitaria a carico delle famiglie con bambini e sostenere programmi di istruzione e formazione, nonché l’estensione del credito fiscale.
I piani ambiziosi di Biden non si esauriscono qui: c’è il già varato bazooka fiscale anti-Covid da 1,9 trilioni di dollari e l’American Jobs Plan, il piano tra Green New Deal e giustizia sociale per rilanciare infrastrutture e migliorare la qualità del lavoro nel rispetto dell’ambiente. Era dunque ovvio che il Presidente finanziasse i suoi progetti, dalla potenza di fuoco finanziaria senza precedenti, con nuove tasse.
Secondo Max Gokhman, responsabile dell’allocazione di asset presso Pacific Life Fund Advisors, non bisogna sorprendersi del fatto che il Presidente americano stia procedendo a tassare le plusvalenze. Tuttavia, «pochi si aspettavano che si sarebbe mosso così presto e che la misura avrebbe avuto una tale portata» ha anche aggiunto.
Il dibattito tra gli analisti di Wall Street è molto acceso al riguardo. In molti temono che l’aumento della tassazione possa avere effetti depressivi sull’economia e sulla finanza, e dunque anche sulle entrate fiscali. Dall’altra parte della barricata gli economisti keynesiani. Al centro della contesa, il Congresso, spaccato esattamente in due tra democratici e repubblicani, che dovrà approvare le misure.
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La ricchezza privata, ancora una volta, è al centro del dibattito politico americano e non solo.