L’Inps nel 2022 potrebbe liquidare tre anni di assegni arretrati ai pensionati a seguito di un ricalcolo contributivo: ecco di cosa si tratta e cosa bisogna fare.
Il nuovo anno è stato caratterizzato dagli aumenti pensionistici per alcune categorie di pensionati. Tali aumenti hanno avuto lo scopo di agevolare la vita di questi individui dinnanzi agli attuali rincari sul costo della vita.
Anche nel 2022, inoltre, l’Inps liquiderà nei confronti di alcuni pensionati un triennio di assegni arretrati. Per ottenerli bisognerà avere alcuni requisiti e rivolgersi ad un patronato o ad un consulente accreditato.
Ecco come fare.
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Sono numerosi i pensionati che per ottenere gli aumenti spettanti devono inviare una segnalazione all’Inps. In questo modo, chi ne ha diritto potrà ricevere un assegno molto consistente, all’interno del quale verranno inserite le somme relative a un triennio di assegni arretrati.
E’ molto frequente, data l’imponente mole di lavoro, che l’Istituto di Previdenza Sociale possa commettere degli errori di calcolo e mancare il riconoscimento di alcuni periodi di contribuzione. Proprio per questo è necessario recarsi presso un professionista, anche se spesso, può accadere che sia lo stesso Ente ad accreditare le spettanze senza che vi sia stata la presentazione di alcuna richiesta.
Il titolare del trattamento pensionistico qualora dovesse ricevere degli assegni di importo inferiore, ha la possibilità di richiedere la ricostituzione della pensione in qualunque momento. Si avvierà, dunque, un processo di ricalcolo: se l’ammontare dei ratei presenta degli errori, il percettore avrà diritto agli arretrati.
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Molto spesso può capitare che gli errori in questione siano relativi all’anzianità contributiva: potrebbero dunque, esserci anni di contributi non riconosciuti. In questo caso per ottenere la riliquidazione il pensionato deve presentare ricorso online o tramite l’ausilio di un patronato.
Per quanto riguarda i termini di tale domanda, essa non ha una scadenza. Tuttavia, secondo l’articolo 38 del Decreto Legislativo N.98/2011 il diritto agli arretrati scatta soltanto per quanto riguarda il triennio precedente alla domanda.
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