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Rendimenti dei buoni fruttiferi postali oggi, conviene investirvi o scegliere un conto deposito?

Dati i recenti mutamenti nei rendimenti dei Titoli di Stato e l’attuale contesto inflattivo, Poste Italiane ha voluto aggiornare i rendimenti offerti dai Buoni fruttiferi postali.

È così i Buoni fruttiferi diventano più competitivi in termini di costi e rendimenti.

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I Buoni fruttiferi emessi da Cassa Depositi e Prestiti sono garantiti dallo Stato italiano. In questo modo si pongono come l’investimento ideale per coloro che hanno una bassa propensione al rischio. Senza costi né commissioni di collocamento e di rimborso e con una tassazione agevolata al 12,50%, i buoni fruttiferi postali si caratterizzano per una grande varietà di scelta.

Nell’attuale ventaglio di buoni fruttiferi offerti spiccano titoli sia a lunga che a breve scadenza che hanno i seguenti rendimenti:

  • Buono Ordinario con rendimento annuo lordo a scadenza del 2,00%
  • Buono 3 anni Premium e 3 anni Plus hanno un rendimento annuo lordo a scadenza rispettivamente dell’1,50% e dell’1,00%
  • Tra i buoni a breve termine rimane infine il Buono 4 anni risparmio semplice, con un rendimento annuo lordo a scadenza dell’1,00%
  • Tra i titoli a più lunga scadenza ci sono invece il Buono 3×2 della durata complessiva di sei anni e un rendimento annuo lordo a scadenza dell’1,75%. A questo segue con rendimenti crescenti il Buono 3×4 con una durata di 12 anni e un rendimento annuo lordo a scadenza del 2,00%.
  • Oltre questi c’è infine il Buono 4×4 che una durata di 16 anni con un rendimento annuo lordo a scadenza del 3,00%. Tra i buoni esclusivi si può citare il Buono dedicato ai minori con rendimento annuo lordo importante che può arrivare fino al 3,50%.

Buoni Fruttiferi postali, guadagnare in modo regolare e uniforme può non essere la migliore soluzione tra i titoli più sicuri

Come evidenziato dalle durate e dai rendimenti ogni buono si rivolge a un particolare profilo di investimento e assegna il premio per il rischio a seconda delle caratteristiche del contratto. Il risparmiatore può guadagnare in modo regolare e uniforme, o crescente nel corso del tempo in cui rimane investito fino a scadenza, in cui viene solitamente rimborsato il capitale.

Chi vuole investire in uno strumento di ancora più semplice comprensione ma altrettanta sicurezza, può invece scegliere il conto deposito. Questo tipo di strumento di risparmio permette la maturazione di interessi sul capitale vincolato a cui si associano spese di apertura e chiusura conto nonché l’imposta di bollo.

Per entrambe le categorie di titoli i rischi sono legati alla mancata restituzione del capitale depositato e degli interessi pattuiti. Nonostante la solidità del sistema bancario e delle finanze italiane non è da escludere per quanto raro il rischio di insolvibilità. Per quanto riguarda i conti deposito è quindi importante consultazione l’indice di solidità e le variabili patrimoniali dell’istituto di credito.

Tra gli esempi di conti deposito convenienti in termini di rendimento ci sono:

Banca Aidexa che offre a fronte dell’esenzione dalle spese di bollo un tasso netto del 1,48%. Banca Progetto, anch’essa senza spese di bollo offre un tasso effettivo 1,38%.

Scegliere la banca giusta è sicuramente importante soprattutto per abbattere i costi fissi e le spese di gestione. È consigliabile in questo senso rivolgersi ai conti gestibili completamente online che offrono una maggiore flessibilità e risparmio.

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

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